martedì 31 luglio 2007

La sera leoni...



Dopo i bagordi della sera precedente (di cui mancano le ultime foto che pubblicherò) il risveglio è stato molto arduo. Fili ed io, peggio dei militari, ci siamo cmq svegliati alle 10h30 e fatto il cubo ;-). Ari e Alexia sono rimaste molli fino a mezzogiorno nel letto, mentre noi due andavamo in cerca del bocchino (x la tromba di Norman, ndr x i maliziosi) sulla Fifth e della cravatta Brooks Brothers per il papà di Fili passando per Central Park con 150 gradi sotto al sole. Ok che a NY non faceva caldo, ma quel giorno ho visto la madonna... anche perché, sempre da militi ignoti, per non fare tardi all'appuntamento con le girls (anche è stato inutile, visto che siamo cmq arrivati mezz'ora dopo) camminavamo a passo sveltissimo tipo marcetta. Destr, sinistr, destr, sinistr!


Con bocchino in mano e cravatta al collo (e non il contrario) abbiamo quindi raggiunto A&A da Pastis per il brunch. Il povero Fili è stato cazziato dai miei nervosismi da psicopatica che odia arrivare tardi - ma mi sono scusata lungamente dopo, giuro - e con atteggiamneto zen e da persona educata - x questo lo adoro - non mi ha mandato a cagare - anche perché un pò era vero che la colpa era sua! - e tutti accaldati siamo arrivati alla meta. Ho finito con gli incisi - forse ;-)


Ecco Alexia ed io con la panza piena di poached eggs e Fili e Ari carinissimi e splendenti, ma anche loro relleni. Secondo me insieme sono molto armonici, li vedrei proprio bene come coppia. E non mi interessa se una è sposata e l'altro "impegnato", è così! :-)


Giretto nel Meat Eastpacking District per tentare di digerire l'alien che avevamo in pancia...


E qualche acquisto fondamentale da Marc Jacobs e negozietti vari strada facendo fino a casa, dove ci attendeva il light motiv della giornata...

Ossia la PEDICURE!!!! Da vero genio Filippo si è fatto trascinare e convincere a farla anche lui! Come si capisce dalla sua faccia più che una goduria è stata una sofferenza.. e le braccine delicate della cinese di 180 kili diciamo che non gli hanno giovato molto. Passava dal solletico insopportabile - rischiando di prenderla a calci in faccia, e mi dico, FORSE è x questo che era leggermente inasprita - al dolore fisico quando tentava di tagliargli le unghie già corte... Ma insomma, è pur sempre un'esperienza da fare no? Come sempre è diventato un trend setter, e adesso anche Mike sembra voler provare. Vai Fili che fai scuola!

Eccoci qui, in vetrina come in Sex & the City. E che te lo dico a fare... Anche qui mia sorella non sbagliava quando diceva che BISOGNAVA farlo. Grande Zinna!



E dopo il massaggino e la pedicure... siamo andati tutti di smalto come tre mignottone! Fili a parte.. anche se io ho insistito tanto! ;-)


Quanta cultura... Bret e Angelina si sono lasciati, Justin e la sua nuova fiamma Jessica Biel si sono rimessi insieme, Britney è OUT e Lindasy Lohan è IN... Uff! Non si finisce mai di imparare!


Una volta smaltate e imbellettate, dopo una bella doccia, di nuovo tutti fuori per la nightlife.. l'ultima.. BUUUUUU!!! Prima a una festa...




Seguita da cenetta a base di pesce al Blue Ribbon nel divanetto da mafiosi. Noi le pupe, Filippo il boss, tutti in versione un pò sexy. ;-)



E udite udite, mentre tornavamo a casa, convinti che non avremmo fatto troppo tardi, ci siamo trovati sul set di un film con Adam Sandler a Washington Square. Ah questa NY!!!! E cosa potevano fare 4 star come noi se non approfittare delle mille luci di NY che illuminavano tutto il parco (nonostante Alexia sostenesse convinta che fosse una manovra antidelinquenza, fino a quando messa davanti all'evidenza della troupe ha dovuto ammettere che FORSE si sbagliava)? Ci siamo messi in posa per i fotografi, e cos'altro potevamo fare se no? Un sorriso e un autografo non si nega a nessuno..





Alle 5 di mattino, mentre le riprese del film vanno avanti, finalmente andiamo tutti a letto... E domani SI PARTE! Sob.

domenica 29 luglio 2007

Noi siamo fighi, non so voi



Finalmente la mia amica Alexia è arrivata a NYC da Boston. I piani originali volevano che noi andassimo lì a trovarla per poi tornare insieme, ma siccome si è liberata dagli impegni un giorno prima, abbiamo coralmente deciso di passare tre giorni di fuoco tutti insieme qui nella grande mela. Ed mai scelta migliore fu fatta.


Dopo un pranzo molto carino in un brasiliano/francese (non chiedete.. a NY tutto è possibile) a Soho dove Alexia ed io abbiamo aperto le danze scolandoci una bottiglia di bianco da sole mentre Filippo e Arianna si bagnavano le labbra educatamente, siamo andati a spasso per il quartiere e a fare un blando shopping, perché no. Sono stata sgridata per non aver comprato niente - per la prima volta dopo DIECI giorni di bulimia da acquisto compulsivo - ma in compenso Fili ha acquistato il suo quarto e quinto paio di ADIDAS, tutte apparentemente uguali, ma diverse nell'inconfondibile e fondamentale dettaglio, che solo lui e altri pochi intenditori notano. E mentre Fili provava scarpe noi ragazze dispensavamo consigli come tre prezioso personal shoppers.


Fino a quando i ruoli si sono invertiti, trascinando Fili da Agent Provocateur e in altri negozietti only for girls.


Verso le 20h00 Alexia ed Ari sono andate a casa a Brooklyn a poggiare la PICCOLISSIMA valigia del we di Alexia, che - non scherzo - era esattamente uguale a quella che mi sono portata per l'intera vacanza.

La nostra prenotazione al Thai, di cui parlerò dopo, era per le 23, quindi prima Arianna ci ha organizzato un aperitivo in una terrazza di NYC senza entrare troppo nel dettaglio.
Arrivati davanti all'ingresso dorato e immenso del 230 Fifth, siamo saliti fino al 20esimo piano per entrare in una stanza su due piani tutta nera, e passando fra tigri e zebre e pomelli d'oro, ecco dove ci siamo trovati uscendo fuori sulla terrazza.


E' inutile che finga: Alexia, Filippo ed io siamo rimasti attoniti. Una terrazza pazzesca DI FRONTE all'Empire tutto illuminato, con le palme tutto attorno, la musica anni '80 e un mix di modelle e fighetti vari che bevevano Martini e Champagne. Mi sono sentita in un libro dell'amato Bret Easton, e tutto era assolutamente perfetto.



Pollice su per Arianna, che vestita da lady in black, è stata osannata da tutti e tre. :-)


Dopo aver consumato il nostro drink in grande stile, siamo saltati su un taxi per andare in un altro ristorante thai super esclusivo: il Buddakan.

Mentre aspettavamo che preparassero il nostro tavolo, ci siamo accomodati nella hall dove abbiamo ordinato una bottiglia di Veuve Clicquot per rinfrescarci. Giusto il tempo di dire cin-cin e siamo stati accompagnati nella sala principale dove abbiamo mangiato dei ravioli di crab & corn veramente squisiti, degli involtini, lobster leggermente piccante, jumbo shrimps e tante altre prelibatezza, pasteggiando sempre a champagne. Noblesse oblige, come direbbe mio padre.



Verso le 2 siamo usciti dal ristorante già un pò alticci, ma la notte era ancora giovane.. E allora ferma un altro taxi e tutti dentro verso il Bed e poi a Soho. Ecco una sequenza di foto fatte nella macchina, con il tassista che ha esordito con "Sorry, it's my firt day... I don't know where is it".. Solo dopo abbiamo capito che forse non era solo il suo primo giorno da taxi driver, ma proprio di patente, visto la guida singhiozzante e spericolata. Ma noi eravamo troppo ubriachi per dare peso a queste sottigliezze, e con un occhio alla strada e uno alla macchina fotografica abbiamo riso come pazzi e fatto un intero fotoreportage, di cui sono costretta a pubblicare solo una piccola selezione, ma giuro che varrebbe la pena di esaminarle una ad una.




Ancora con la paresi alle mascelle e i crampi alla pancia per il troppo ridere siamo miracolosamente arrivati a Soho, aiutando un pò il tassista a raccapezzarsi. Fili ed io suggeriamo di andare in un locale che avevamo visto nei giorni passati, il Casablanca. Giusto il tempo di raggiungerlo e di ricordarsi dov'era - grande Fili - e ci siamo tuffati dentro fra drappi bianchi e narghilé. Il locale era marocchineggiante ma anche bellissimo. Ma la cosa migliore, in assoluto, era il dj che ha alternato posseduto per tutta la sera pezzi di 50 Cent a Cindy Lauper, passando per Footlose, gli Oasis, Justin Timberlake, Jay Z (o Jay Zed come ha detto Arianna quando si è trovata a bere insieme a lui in un locale, ignorando chi fosse!!!) Madonna vecchia e nuova, per chiudere poi con una nostra richiesta: Umbrella di Rihanna. Il padrone del locale gliela voleva sfumare, visto che erano le 5h20 ed eravamo gli unici clienti, ma il dj se l'è comandata e ha detto ONE MORE! ONE MORE! E noi ci siamo scatenati fra urli di incitamento e pugni sul cuore accompagnati da RESPECT. Hey dj! Spin da shit!




venerdì 27 luglio 2007

Just do it



Ed ecco le fatiche di Brooklyn.. prima e dopo la traversata integrale del ponte a piedi, da casa di Ari a casa "nostra" a Soho. Dico solo che dopo aver dormito 8 ore mi fanno ancora male i piedi e il ginocchio sinistro...



Fili ed Ari con il Ponte di Brooklyn alle spalle.



Manhattan vista da Brooklyn.



Le vie tranquille e residenziali di Brooklyn, con bellissime case, vicino a dove abitano Ari e Mike, di cui non ho la foto (dimenticato di scattare! troppa emozione! hehe) ma ho un divertente link (cliccate sul nome).



Io in versione statuina e Fili davanti al messicano dove volevamo mangiare, ma era chiuso! Ai! Ai! Ai!


Ari ed io sempre in versione statuina davanti al messicano... Forse dovevo capire da lì che stava iniziando la mia paresi...



E visto che il messicano a pranzo era chiuso, abbiamo optato per questo bistrot francese carinissimo, mangiando moules frites e paté campagne. YUM!



Moules sulla destra, frites in primo piano, insalata Niçoise sulla sinistra e Stella Artois uber alles. Io ne ho bevute 2 e Fili e Ari non hanno nemmeno finito la loro... sto seriamente considerando l'idea che potrei essere alcolizzata ;-)



Inizia la traversata del ponte di Brooklyn. Come dice la maglietta del bambino: just do it!


Il primo pezzo del Ponte di Brooklyn... sotto il sole cocente delle 15h00!




Dio che mal di piedi...



Non ce la faccio più a forza di camminare. Per shopping (infinito), per musei, per parchi, per Brooklyn con tanto di ponte a piedi!!!!

Domani o vado a farmi una pedicure o muoio, è deciso!


Pavimento ritmico al Guggenheim.


Richard Serra Sculpture: Forty Years, al Moma.


Central Park sotto la pioggia.



Autoscatto a Central Park, sempre sotto la pioggia.


Apple Store sulla 5th Avenue.


Margot Mood sul bellissimo e desideratissimo iPhone.



Cena al ristorante marocchino fighetto con Ari e Fili.



Alla ricerca dei Crocs perfetti per mia sorella (sembra facile, ma non lo è!!!).


Cena al jappo fighissimo e buonissimo consigliato da mia sorella,che non sbaglia mai!

Per le altre foto di Brooklyn, presto aggiornerò il blog.. ora mi devo proprio massaggiare i piedi!