mercoledì 18 aprile 2007

Maximo Park live @ Rolling Stones, Milano



Lunedì sera sono andata al concerto dei Maximo Park al Rolling Stones. Sono arrivata dopo le 21h00 in tranquillità perché come una vera hype girl avevo il pass VIP gentilmente offerto da Filippo che lavora a Mtv - la serata era sponsorizzata da MTV come BRAND NEW NIGHT. Davanti all'ingresso c'era un gruppetto di persone, ma nessuna coda.. Ci siamo molto stupiti fino a quando siamo entrati e abbiamo visto la BOLGIA di persone che stava guardando il gruppo di spalla, i Settlefish. Io, a dimostrazione della mia non più tenera età, già mi stavo sentendo male per il caldo ma soprattutto per essermi ingozzata di tartine di ogni genere e sorta + 2 Corona all'aperitivo. Ci siamo guardati intorno in cerca degli amici/colleghi di Filippo fino a quando li abbiamo individuati nella saletta VIP in alto. Abbiamo quindi fatto le scalette, esibito il pass e AAAAAAAH che bellezza, si respirava!
Divanetti, due bar, SPAZIO vitale, schermi di Mtv un pò dappertutto e molto relax. Abbiamo chiaccherato fino all'inizio dei Maximo e poi, ci siamo affacciati alla balconata e goduti tutto il concerto vedendo BENISSIMO e senza nemmeno sudare! Mi piace invecchiare, conoscendo i "famosi"! hehehe. Avevo persino quell'inutile essere del Nongio accanto. Hahaha!
Per un periodo, non so perché, lo incontravo ovunque andassi. Ci mancava poco che me lo ritrovassi in coda anche al supermercato... ma probabilmente si sente così figo da avere la schiava che provvedere per lui. O magari la mamma. Che rate il Nongio.

Dall'alto si poteva vedere la strana misticanza di persone che popolavano il Rolling Stones. L'80% erano poser tirati a lucido per la serata: ragazze vestite all black in bilico su tacchi lucidi rossi a spillo, ciuffi emo-core ben schiacciati sulla fronte con un chilo di lacca, jeans skinny e all star, matita sotto agli occhi e cinture borchiate. Ammetto comunque che anche io avevo ben studiato il mio look, con cambio post aperitivo perché non mi convinceva!!
La saletta su dove eravamo noi invece era composta da qualche personaggio del genere come un tipo con i capelli neri, la matita sotto agli occhi in stile punk, i jeans skinny neri scoloriti, le bretelle nere e la maglietta bianca con la faccia di Pete Doherty e sotto "Fuck Forever", che si è impalato per 10 minuti buoni davanti agli schermi a guardare chissà quale video. Di fianco a lui: una vecchia vestita tutta leopardata con anche gli occhiali, ma sulla nuance arancione e non gialla come la blusa, amica di Kirian, il ragazzo spagnolo simpatico che taglia i capelli a Filippo da T&G, vestito con una maglietta verde che, come colore, andava per la maggiore; un gruppo di 4-5 orsi di 110 chili ognuno che ballavano anni 80 ammiccando gli uni con gli altri; una coppia di amichette che sembravano uscite da un video di Cindy Lauper; ma soprattutto, ciliegina (avariata) sulla torta, un demente rasato, sui 30, che cantava con la voce GOTH e si agitava modello hooligan per una buona metà del concerto dei Maximo Park. E' andato avanti con il suo show da demente fino a quando non si è trovato vicino a me, anche detta FAINA. Ha provato a tirarmi dentro nel suo ballare scomposto, che era più un alzare le ascelle che puzzavano di morte e urlare una o due strofe della canzone buttandosi addosso a chi gli stava di fianco. Ho ribadito le mie frecce di odio che già gli avevo lanciato prima, ma la parte migliore è arrivata quando mi ha detto: Milano è una mèèèèrda.
io: ???
il goth-demente: tutti precisini, nessuno che balla, che palle
io: scusa ma stai nella saletta riservata, è ovvio che la gente non si strappa i capelli. Se vuoi ballare vai giù con tutti gli altri così ci divertiamo di più anche noi, no?
E' rimasto muto.. e depresso è andato via lasciando la scia di odore stantio che lo caratterizzava. Non lo abbiamo più sentito urlare per tutta la sera.

Ma io dico, ma sei demente? Cioè, ovvio che sì. Ma come fai ad aspettarti che ti dia ragione. Poi quando mi trovo davanti personaggi del genere mi esce sempre la parlata coatta romana e me ne esco con frasi tipo: ma che ce stai a fa qua?

Beh insomma, il cantante dei Maximo era in forma, vestito a regola con camicia, cravatta e completo nero, con tanto di bombetta per comprire l'attaccatura alta. Il tastierista, con il ciuffettino punk, e le gambe anoressiche tipiche degli inglesi, era indemoniato. Non faceva altro che ballare in un modo assurdo. Appena ne aveva l'occasione andava al centro del palco per fasi vedere ed era palese che nella vita avrebbe voluto fare il chitarrista illuminato da un fascio di luce. Ma i genitori devono avere insistito quando era piccolo e averlo incoraggiato a ogni saggio di pianoforte da raccontare davanti a un vassoio di pasticcini insieme alle amiche di Newcastle. E così è stato. Sei riuscito ad arrivare a suonare in una rock band, ma non sarai mai il leader, I'm sorry.

A seguire, dopo il bis, è partito il dj set dei Crookers, che pensa te, sono un duo composto al 50% dal cugino milanese di un mio "amico" di Roma. Provo ad ascoltarli, provo a ballare, ma niente cassa dritta e niente emozione. La sala si svuota velocemente. Il duo continua a mettere dischi con la loro cubista che si agita sulla gradonata come faceva Ambra ai tempi di Non è la Rai. Andiamo via anche noi, in vespa, esattamente come siamo arrivati, con le all star e le vans nere ai piedi e le spilline dei Pretty Face sulle giacche.


Qui sotto, un video fatto da qualcuno che era sotto al palco:

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