sabato 26 febbraio 2011

Fra la Provenza e la Costa Azzurra in giro per mercatini e partite di Pétanque



Visto il tempo indeciso tendente all'inutile di Milano mi consolo riguardando le foto scattate un paio di week-end fa in Provenza dalla mia splendida Leica.
Bella la macchina fotografica, bello il tempo, belle le cittadine dove siamo andati a zonzo (qui le foto) ma soprattutto fantastici i piatti che ho comprato a un mercatino delle pulci. Anche se sono solo 12 piatti da dessert senza servizio completo, le tazze sono solo 2 e senza piattino e la lattiera non so bene quando la userò, li trovo meravigliosi con le loto foglioline rosa dipinte una ad una da qualche paziente inglese.


Anziché fare l'ennesima sessione di shopping d'abbigliamento MM ed io ci siamo dedicati al "se avessi una casa vorrei assolutamente avere..." e ecco cosa abbiamo accumulato:
  • un quasi servizio di piatti di cui sopra, ma sicuramente très chic (e poi chi se ne importa se è incompleto, no?)
  • una pancia di barca in legno di circa un metro che pesa circa un quintale
  • una bottiglia di vetro che sembrerebbe di bacarat ma non lo è, con anche il tappo
  • un bel piattone da portata grosso dipinto a mano
  • una sediolina da barca pieghevole tutta sbilenca ma che ci ha rapito
  • tre locandine stupende anni 30-50-70
  • ho dovuto invece rinunciare a una splendida poltroncina Tonnet perché non ci stava in macchina
Spese pazze? Per niente, la maggior parte delle cose sono state comprate a 5 euro, le più care a 30 (ossia il meraviglioso servizio di piatti(ni)).


Quello che avrei voluto riportare a casa erano delle bocce da Pétanque ma mi sono consolata andando a St Paul, dove è lo sport più praticato con tanto di scultura sulla piazza di gioco (qui sopra).

C'era mimosa ovunque, si stava un gran bene il che mi fa tornare nuovamente sulla domanda ancestrale: ma perché io vivo a Milano?