martedì 29 maggio 2007

Anche Roma is burning



E per concludere non poteva mancare la canzone su Roma che ha tratto ispirazione da Frangetta. Ormai crescono come funghi, Bergamo, Bologna etc etc, ma giuro che dopo questa smetto. Come con le sigarette ;-). Merita, ascoltatela.


Twitter sfigati - Parte 2.0



Ma cosa mi tocca sentire! Sembra che oggi i twitter sfigati abbiano indetto il Twitter Silence Day per protestare contro i disservizi di ieri, giorno in cui il sito era in bomba. Ma pensa te... A parte la trovata che + uncool non potrebbe essere, ma poi cosa hanno da protestare visto che è anche gratis??? Hahaha! Ma poi vedeste come ne parlano fieri e agguerriti nei loro blog/forum/sminkiuz vari. SPARATEVI!!!!

Cito testualmente i post di alcuni twitteriani in rivolta:
- "Praticamente, si e' pensato, per oggi, di non "twittare" nulla, in segno di protesta per i collassi del servizio di questo periodo. L'idea e', quindi, di non utilizzare Twitter per tutta la giornata di oggi. Ce la faro'?"
( Non dico cazzate, è tratto da questa twitteriana)

Quest'altro twitteriano invece dice:
- "Twitter sempre e perennemente offline. Basta!
E’ una cosa indecente che Twitter due volte su tre sia offline. Che 23 ore su 24 non funzioni. (...) Che poi dico, fosse offline perchè gli aggiungono nuove funzioni, lo migliorano, lo rendono più veloce, ma niente. Non gli fanno nulla! Nulla di nulla."

A quanto pare sono tutti seguaci di Gustomela, caporivolta assoluto che li incita con "un’astensione da twitter per 24 ore così da indurre lorsignori a dotarsi di migliori server e migliore connettività". Cosa aggiungere? Speriamo solo che duri molto! ;-)

lunedì 28 maggio 2007

Twitter - A Whole World In Your Ass



Qual è la cosa + uncool che vi viene in mente? Quella cosa che fa impazzire tutti e voi non capite come sia possibile? Anzi lo capite, e questo vi rende tristi perché vi rendete conto che vivete in un mondo di dementi? Sono tante probabilmente, ma quella che + mi fa schifo ultimamente è twitter, unito a tutti quelli che lo usano e passano le loro giornate a parlare di sé stessi in terza persona credendosi divertenti e brillanti, molto 2.0. Cristo...
Sono stata iscritta con l'inganno da mia sorella che per queste cose va pazza - pur essendo una persona davvero simpatica e divertente - e anche se già da prima la consideravo un'attività per cerebrolesi, dopo averlo usato sono assolutamente convinta che sia il passatempo per tutti gli uncool della rete, in particolare per quella fascia di ex giovani del web, quelli che lo hanno visto nascere e che adesso pensano di essere i re di un mondo di sfigati intellettualoidi egocentrici che non perdono occasione di mettersi in mostra credendosi anche dei fighi. Twitter sucks. Per fortuna non sono - siamo? - tutti così.

Ecco il link all'ironico manifesto dell'odio per questo servizio e per chi ne fa uso: Twitter is burning. Casualmente e per fortuna in questo preciso momento il servizio di messaggeria non è nemmeno disponibile online. Spero vivamente nell'attacco di qualche hacker dotato di cervello.

I miei amici di Roma



Giovedì sono stata al Sottomarino Giallo per vedere e ascoltare i miei due amici di Roma - Nicola e Matteo - nella formazione Rombi per la serata organizzata per i 3 anni di NERO. A parte che hanno suonato da paura e mi sono divertita già solo per la musica, ma ho realizzato che i miei amici di Roma, tutti quanti, sono davvero i migliori. Non so cosa sia successo, ma ultimamente mi rendo conto di quanto siano affettuosi con me. Non ho capito se è perché mi vedono a pezzi o perché magari ora ci faccio più caso io. Sta di fatto che fra due settimane scendo giù e sto in fissa. Molti di loro sono sfasciati, altri cazzeggiano, alcuni si sbattono da sempre, in genere sono tutti incasinati, ma sono gli amici di sempre e che mai mi dimenticherò. Magari un giorno tonerò a Roma a vivere, ma anche se così non fosse ogni volta che li rivedo mi sembra che sia passata una sola settimana dall'ultima volta.
I miei amici di Roma mi ricordano chi sono quando sono sottosopra, e in generale con loro ho passato i migliori anni fino ad oggi, anche se erano anni di distruzione, intesa proprio come l'opposto di costruzione di qualcosa. Cheffico ricordare gli screwdriver party a casa mia, gli zii, la mole adriana con le foster a pacchi, la pizza a taglio a scrocco dallo zio di laura, il mio Si verde che si chiamava il tilli, viale carso, il secondo tempo gratis al cinema all'aperto d'estate al colosseo, le colle, il bouledogue, il sintetico, sergio, il parchetto di montemario di notte scavalcando, le traversate in motorino, il forte, alice nella città, pirateria, i concerti, il vino al pigmalione con l'oroscopo personalizzato, i tarocchi di laura e della mamma di laura, le feste, l'urlo sonico, l'essere pelle e ossa, la sagra del vino a marino, i disturbi, la musica sempre, i film a casa di michele, roma in primavera, le estati a londra e tutto il resto. Ma che figata era?!!

venerdì 25 maggio 2007

Once upon a time... A Toys Orchestra



Oggi a pranzo mentre tornavo a casa per portare al pascolo Valda la hippy, ho ravanato nella cassetta della posta che in genere mi delizia con bollette e, ultimamente, i 1500 pacchi e pacchetti che mia sorella si fa spedire da ebay, yoox, stocaz, e via dicendo. Vedo in lontananza una busta imbottita gialla e la giro distrattamente già sicura che fosse l'ennesimo uncinetto scelto accuratamente online da mia sorella.. e invece, stupore! - per quanto si possa essere essere stupiti quando si ha domito 4 ore la notte precendente e con 35 gradi fuori - sulla busta c'era il mio nome. L'ho dovuto leggere due volte per essere sicura. Sì perché a casa mia c'è questa mania di chiamare le figlie con nomi similissimi. Io e mia sorella abbiamo nomi poco comuni in italia e che iniziano anche nello stesso modo, ottenendo un effetto ridicolo. Cerco in tutti i modi di non presentarmi mai in pubblico insieme a lei per questo motivo, ma ora il destino ha voluto che dopo 10 anni ci trovassimo a vivere nella stessa città, stesso palazzo, stesso appartamento, e quasi stessa stanza. Chissà se è capitato lo stesso anche alle mie due cugine Camilla e Carlotta. Anche loro vittime, nei nomi, di genitori burloni.
Comunque, tornando al pacco, lo porto su insieme alla notifica del Comune di Milano sulla scadenza della mia carta d'identità - che palle - e lo apro. Dentro c'era l'ultimo cd dei A Toys Orchestra, Technicolor Dreams. A dirla tutta non li avevo mai sentiti prima quindi apro meglio il contenuto della busta e leggo tutte le critiche positive - ovviamnete quelle negative non te le mandano in rassegna stampa - del Rolling Stones, Rockol, ecc. Lo infilo in borsa per ascoltarlo al lavoro e penso: fico però, mi spediscono i cd. Ancora resta un mistero il perché. Sono pubblicista è vero, ma non scrivo più - aimé - da nessuna parte, blog a parte. Vecchi contatti di quando scrivevo di musica e cinema per Max? Chissà, ma in ogni caso ringrazio l'etichetta - Urtovox - e per ricambiare ecco qui la mia recensione dopo aver ascoltato il disco.

Guardo il cd nella sua bella cover di cartoncino illustrato. Lo giro, lo apro, osservo il booklet mentre lo metto su. I pezzi sono 13 e hanno tutti una componente di malinconia mista a una melodia ballabile ma mai banale. A tratti ricordano i Pavement ma hanno anche un nonsoché di burlesque, facendomi immaginare giocolieri e jocker con i cappelli a tre punte e i sonagli che si muovono in una stanza cupa di qualche bambino d'altri tempi, in mezzo a carillon in legno e bambole e orsacchiotti con i vestiti cuciti a mano.
Con il primo pezzo, Invisible, sembra di ascoltare i fratelli Pace e Kazu dei Blonde Redhead, quando ancora non erano famosi e subito mi sento a mio agio. Mrs. Macabrette mi fa rituffare nell'adolescenza, nei giorni passati nella stanza a fissare il soffitto o fuori dalla finestra e pensare e ripensare senza mai concludere una sola frase. Gli Sparklehorse accompagnati da armoniche a bocca e xilofoni vibrano dalle casse ricordandomi solo alla fine che sto ascoltando una band italiana, che ha iniziato a suonare nel 93 - come leggo dalla loro biografia - e che giustamente è stata subito notata dalla scena indie. E' bello e rincuorante sapere ogni tanto che musicalmente l'Italia non è fatta solo da Laura Pausini e Tiziano Ferro - stop! dimentica! - ma c'è qualcuno che non cerca di andare ad Amici per imparare a cantare, tutti uguali, esattamente come si canatava 30 anni fa in Italia. Con i pugni stretti e la faccia sforzata piena di un'espressione finta copiando dai modelli VECCHI E ANDATI sempre loro, sempre gli stessi.
Continuo nell'ascolto e non c'è un pezzo che non mi convinca. Mi astraggo e la mente riprende a vagare. In una parola, direi che è un disco onirico. In genere non mi sbilancio - tranne rare eccezioni come gli Interpol - ma questa volta non posso trattenermi. E' decisamente un bel disco. Se vi capita, ascoltatelo, possibilmente mentre sfrecciate in vespa con il vento in faccia soli con i vostri pensieri.

Milan.. Giù la testa



Ok, il Milan vince la Coppa dei Campioni. Tutti contenti (loro) e eccitati festeggiano in Piazza del Duomo il trionfo. E fino a qui tutto bene. Strombazzano e urlano anche a giorni di distanza a tutte le ore. E ci sta anche questo. Ma io dico, ma che bisogno c'era di dare fuoco alle povere - e bellissime - mucche della Cow Parade? Ma che ca**o c'entra??!! Festeggia, urla, sfogati, buttati nella fontana di San Babila, buttati anche dal ponte per quanto mi riguarda, ma che senso ha incendiare un pezzo di arte che abbellisce la città nella quale vivi??!! E anche se sei in Brianza a Milano ci passerai comunque, no???
Fede calcistica a parte, quando vedo le immagini dei pompieri che spengono con gli idranti le simpatiche mucche ridotte in cenere mentre esplodono al Duomo, mi vergogno e mi dispiaccio davvero di vivere in un Paese di totali imbecilli. Per non parlare di quelle che sono state rubate, spostate, danneggiate, messe in mezzo alla strada per impedire il traffico. Oh, ma siete tutti rincoglioniti? Ripigliatevi che la città è anche la vostra, dementi!


giovedì 24 maggio 2007

Corsico! Su le mani!



E dopo la versione della Milano fighetta e di sinistra, ecco la risposta dalla periferia. Corsico is burning!
PS: Comunque anche io mi vesto da H&M e mi metto le All Star... Sono una vita di mezzo fra il tabozzo e la fighetta! Il top della sfiga! Hahaha!

mercoledì 23 maggio 2007

L'isola che non c'è



Ho visto la mansarda dei miei sogni. Mi piace da morire, ovviamente solo perché ho la mamma francese. Sì perché ha un non so che di bohemien, con la doppia esposizione dei due mini balconi sui tetti dell'Isola. Già mi immagino Peter Pan che svolazza in casa mia la sera per bere un bicchiere e giocare con la piccola Valda-ieti-corridore. Una figata pazzesca. Certo, ci sono non poche cose che mi frenano e che mi fanno dare della pazza da tutti quelli che conosco, tipo: il prezzo, 680 euro un vero furto; i mobili che sono decadenti ma a modo loro divertenti; il quarto piano senza ascensore; il caldo bestiale di una mansarda esposta a est e ovest quindi sempre sotto al sole - ma x questo anche luminosissima! -; non ha la lavatrice; non ha il letto - ma questo è un bene secondo me -; il riscaldamento non è incluso; ha solo due fuochi in cucina e temo che non ci sia nemmeno il forno. Hahaha! Poi c'è una cosa un pò strana... Uscendo di casa ho a sinistra un altro appartamento e a destra il bagno di questi qui! Fa ridere però no? Ah! Non ha nemmeno il cortile, quindi il motorino è facile che me lo rubino. Hahaha! Ma è così divertente come casa... MI piace!!! Con i muri dipinti di giallo nella stanza e di verde nel piccolo bagno con il tetto spiovente. Ora tento il big deal con il patteggiamento e poi vediamo. Certo.. Poi Valda come faccio a portarla fuori a pranzo? Mmmmh, chiederò a qualche freak della zona... Tanto si sa che Valda è un cane hippy, con tutto quel pelo! :-D

lunedì 21 maggio 2007

Io odio



In realtà vorrei fare a botte. Vorrei prendere a schiaffi qualcuno e qualche nome ce l'avrei anche in mente. Uno in particolare. Ma più che menare questa persona che deve solo ringraziare che è lontana anni luce se no l'avrei aspettata sotto casa, più che questo dicevo, mi sta proprio sulle palle la mia vita in questo momento. Troppo povera per fare qualsiasi cosa, in attesa di un aumento che non arriva mai senza che nessuno mi dica niente. In attesa che qualcosa cambi ma non si sa come e perché dovrebbe cambiare. Vedere tutti quei cori da stadio mi deve aver fatto male oggi pomeriggio, perché adesso mi sento come un hooligan prima del derby. La vita, la gente, tutto quello che mi circonda sono i laziali e io il romanista di 1.85 per 90 chili con i muscoli tesi e il collo largo come un quarto di bue. Fatevi sotto, io sono pronta.
Comunque per quanto mi riguarda, meglio essere incazzati neri che depressi. Meglio la rissa che le lacrime.

Domani vado a vedere questi appartamenti per l'imminente trasloco. 25-30 metri quadrati per 600-700 euro, di cui uno è un quarto piano senza ascensore né lavatrice, un altro è con i fornelli elettrici perché "sa, una casa così piccola non sarebbe a norma con i fornelli a gas", e un altro non ha né il letto né la lavatrice. Logicamente me lo scordo di abitare in porta romana, dove ero fino ad ora... Devo andare a kilometri e kilometri di distanza... Mi possono girare le palle per questo? Penso sia leggittimo no? Dopo 7 anni di lavoro 9-18 e anche molto + che 18 per lunghi periodi, è normale non potersi permettere nemmeno una casa di 40 metri quadrati? Se almeno non avessi il cane potrei cercare un secondo lavoretto serale - anche se torno a chiedermi, è normale dopo 7 anni cercare lavoro da cameriera come a 17? - ma come faccio? Metto a mezzo servizio anche Valda? Arrotondo facendo la dog sitter serale? Dio che inferno. Ok, ho - più o meno - la salute e quindi non mi lamento, soprattutto dopo che ho davvero smaltito l'anno scorso, ma io mi sento tanto a un passo dall'esplodere.

E tutti i miei vestiti? Dove li sbatto in 25 mq? Mi servirebbero solo di cabina armadio! Dio, ma perché? PERCHE?!!!
Beh, voi ricchi, voi che possedete le case comprate dai mamma e papà, voi che siete i leccaculo professionisti e per questo fate carriera, voi che dite che l'amore esiste solo perché siete troppo ipocriti da dire che vi sposate solo per trarne vantaggio economico, voi che dite non ho una lira mi offri una birra? e poi avere 50mila euro in banca, voi che fingete di essere malati e non venite a lavorare per mesi percependo lo stipendio mentre c'è gente che si fa il culo al posto vostro, voi che offrite il caffè e andate a pranzo con chi disprezzate solo per farvi vedere, voi che dite i giovani non fanno niente gratis - ma perché i vecchi si?!! - e attaccate i pipponi di mattina quando vi si incrocia al portone, voi che fate i pulciari per i 30 centesimi, voi che pensate di vestirvi bene per impressionare qualche capo e invece sembrate usciti dai saldi della standa, voi che lasciate gli amici in down per non spendere 2 euro di telefonata di conforto, a tutti voi dico andate affanculo. Io ora faccio la lotta con Valda e rido come i pazzi.

Magica Roma



Per quanto io possa divertirmi a Milano quando sento cose come l'Inno della Curva Sud prima della semifinale di Coppa Italia tra Roma e Milan (3-1 per la Roma), non posso che commuovermi. Mi fa venire voglia di tornare indietro! :-)



venerdì 18 maggio 2007

Milano! Su le mani!



Hahahahaha! Non posso fare a meno di ascolare e riascoltare questo pezzo. GENIALE. Tutto quello che odio di più e che in parte sono. Odio me stessa? Odio tutti gli altri? Odio Milano? Non so, credo che come sempre abbiano ragione i grandissimi Impact e tutto quello che c'è da dire ora e sempre è SOLO ODIO!

Milano is burning!

martedì 15 maggio 2007

Je Suis Jalouse





La gelosia per le ex ragazze del proprio fidanzato è sempre un tema scottante. In effetti difficilmente sono gelosa che il mio ragazzo mi possa tradire con qualcuna di nuovo, ma le ex... mmmh! che fastidio! ;-) Poi in genere mi passa appena entro più in confidenza. Con il mio ragazzo, non con le ex! ;-)
In ogni caso la canzone è carina e il testo è molto dovertente. Carina questa Emily Loizeau.

E' arrivato l'Armageddon




Quando nell'ultimo post ho detto che l'uragano doveva ritardare di un giorno e poi per quanto mi riguardava avrebbe potuto radere al suolo l'intera città, non ero seria. Però mi sta bene,e se fosse arrivato ieri sarebbe stato un disastro. Quindi grazie. Forse ho fatto un patto con qualcuno senza accorgermene e la promessa è stata rispettata. Forse il mio blog ha il potere di esaudire i miei desideri sul destino del mondo. Il che significherebbe che siete tutti nelle mie mani, e in tal caso, mi dispiace per voi, ma siete fottuti.

domenica 13 maggio 2007

Bentornato Roby... Peccato che sia per poco



Ieri sera, dopo 2 mesi dalla sua partenza per Roma, Roby è tornato a Milano per spedirsi il motorino e portare altre cose giù. E' passato prima a casa a salutare la piccola Valdoide che non deve essersi resa ben conto che era solo una visitina. Abbiamo fatto una passeggiata tutti e tre insieme come ai vecchi tempi di quando stavamo insieme, e poi noi due siamo andati a cena fuori.
E' stato carino gironzolare di nuovo in motorino insieme e passare una bella serata a chiaccherare dal vivo finalmente, dopo tante telefonate. Tutto è andato benissimo, lui sembrava allegro e anche io ero molto felice di vederlo... anche se un pò triste nel sapere che fra solo un paio di giorni partirà di nuovo. :-( Comunque faceva caldino, abbiamo mangiato fuori e la cena è piaciuta tantissimo a entrambi. Bello!
Questa sera ci saremmo dovuti vedere ancora, ma preferisco prendere un giorno di pausa, perché che lo voglia o meno, rivederlo è stata comunque un'emozione fortissima, come direbbe il mio amico Zampaglione. :-) Domani però, aperitivo e cena insieme, magari anche con Armando and Co, pioggia permettendo. Uff, ma il tempaccio non può aspettare? Martedì per quanto mi riguarda può anche venire l'uragano a spazzare via la città. Beh, ora ho mal di testa e il raffreddore. Non capisco più se l'insonnia sia a causa dell'allergia o l'allergia sia a causa dell'insonnia. Nel dubbio mi preparo per uscire e con bicchiere di vino in mano sono sicura che mi porrò altre domande molto più importanti, del tipo: ne prendo un altro? ;-)

venerdì 11 maggio 2007

Atomic Bar & Decadenza = Woooo!



Seratina di qualche giorno fa all'Atomic Bar con mia sorella, i fratelli Crippa e un loro amico. A dirla tutta eravamo usciti (Crippa Sr., Titta ed io) per raggiungere degli amici ebrei (EBBREI!) ;-) di mia sorella che festeggiavano il compleanno. Ma a 2 metri dal locale, mia sorella - pazza - ha cambiato idea dicendo che non se la sentiva di rivederli dopo tanto tempo... mah. Quindi, spiazzati ma anche subito reattivi, ripieghiamo sul Luca's Bar seduti al tavolino a bere birra. Ah, piccola nota, mia sorella ed io a casa ci eravamo già sgargarozzate in scioltezza una bottiglia di rosso. Ottima fra l'altro.

Finita la birra, ci spostiamo in direzione Atomic per raggiungere Fefé. Titta - aka Zinna - prova ad opporsi per andare a casa a svolgere la sua attività preferita - l'uncinetto - di cui è maestra fra l'altro, ma alla fine si fa prendere dall'entusiasmo e a colpi di ZIP IT! rincoglioniamo Stefano a puntino fino all'ingresso del locale.

Wooo! La serata prende bene e la dj con la maglietta - e spillina - degli Einsturzende Neubauten non ha bisogno di commenti. E' anche simpatica e non se la tira, da vera punk/noise girl. Disco dopo disco prepara per noi una selezione musicale decadente che mi mette subito allegria e mi ricorda i bei tempi andati con le Foster alla Mole Adriana a Roma con "gli zii", quando avevamo 18-19 anni.

Alcuni ballerini provetti volteggiano accanto a noi lanciandosi in movimenti assurdi mentre continuo a bere senza sosta (altre 2 medie e mezzo in aggiunta al vino e alla media di inizio serata!!!) e divento ogni secono più loquace. Praticamente una tortura per gli altri! ;-) A fine serata conosco anche un giovane torinese che di giorno fa l'attore - e di sera il ballerino contorzionista a quanto pare! - di nome Adam. Parliamo degli Impact mentre rispondo all'sms di Gigo. In un attimo si sono fatte le 2 passate e andiamo a casa dove mi aspetta una session di sogni alcolici di cui il grande Bukowski sarebbe stato fiero. Forse ultimamente bevo un pò troppo... ma quand'è troppo? :-D

I Could Be Yours...





E sempre parlando delle Colonne di San Lorenzo ecco il Diesel Wall di giorno e di sera, con "Lo scoraggiante muro di Blue & Joy", i due personaggi creati dagli artisti Fabio La Fauci e Daniele Sigalot.

Mario, fresco di rasatura, lascia basito anche il piccolo pupazzino che commenta esclamando "IMPOSSIBLE!". Sembra un nazi-skin, eppure corre voce che ultimamente si dia all'etnico... Hehehe! Proprio Impossible! Sìsì! ;-)

Solita serata un pò alcolica fra amici con il messicano che vende le birre di contrabbando allo stesso identico prezzo del bar.. dove però se non consumi - forse giustamente - non ti lascia andare al bagno. Restano quindi dubbi sul vantaggio se non il fatto che di certo l'abusivo sia moooolto più simpatico e gentile del cocainomane alla cassa che ti ringhia per qualsiasi domanda tu gli rivolga. E allora che dire? Viva Mexico!

Qui altre foto della serata. Come si può facilmente intuire dalle facce MOLTO sveglie, il tasso alcolico saliva sempre di più. In ordine, ecco Mario, Fabio ed io, Mario e Fabrizio in posa, le Colonne di San Lorenzo, una BELLISSIMA foto di gruppo (za monsters), Mario ed io seduti mentre telefono a Miche, e un altro scatto di me con Mario e Fabio. La serata, in realtà, si è svolta una 15ina di giorni fa... Ma fino ad oggi non avevo avuto il coraggio di pubblicare le foto! Chissà perché! ;-)

Spitfire



Ieri sera primo giretto in spider dopo anni di manutenzione. Che figata! Ero uscita scazzata e nervosa e un bel giretto con i capelli al vento mi ha fatto tornare il sorriso. Diciamo che anche la bottiglia di Prosecco e di Pinot Grigio in due, hanno aiutato non poco..
Eccola qui tutta lucida e scattante. Presto aggiungerò una foto che le renda maggiore gloria.. ma dagli ubriachi si sa che non si può pretendere troppo! ;-)

giovedì 10 maggio 2007

I wanna be Kate Moss



Non ho resistito. Lo volevo più di ogni altrra cosa al mondo. La mia preferitra fra le preferite, la più bella, carina, indie e classosa Kate Moss ha firmato una collezione per il Top Shop e io potevo starmene qui con le mani in mano? Assolutamente NO. L'ideale sarebbe stato volare a Londra - visto che abito nella capitale della moda italiana, ma qui di Top Shop (come di GAP e French Connection!!!) non c'è ombra! - ma le mie finanze e il lavoro dicevano un corale NONONO. Quindi è partito il piano B. Contattare tutte le mie amiche e amici che abitano a Londra e farmi recapitare l'abitino via posta. Ma DRAMMA le fashion victim inglesi hanno svaligiato ogni singolo Top Shop... e ero già sull'orlo della depressione e stavo pensando di rivolgermi alla mia alica alexia che abita a Boston, dove la collezione era prevista una settimana più tardi, quando finalmente mi arriva un SMS di un amico - che poi nella realtà è un amico virtuale, x quanto ne so io... ma è amico di amici quindi SO che esiste davvero, e ora ne ho anche la prova - che mi dice: "Uk 8, ita 36. Che faccio Incarto? Bada che è l'utlimo in tutta Londra". Esplosione di gioia, anche quando 2 mins dopo ha seguito sms con: "Ha un piccolo strappetto sulla spalla, prendo lo stesso?". Ovvio che sì!

Il bello è che non sono sicura nemmeno della taglia e il vestito, dal vero, non l'ho mai visto. Ma come potrebbe la mia adorata deludermi? E nel caso fosse largo, sarta! Ma su quello dovremmo esserci, almeno spero.

L'amico è tornato a Roma - peccato che io sia a MIlano - quindi prevedo imminente trasferta capitolina per mettere finalmente le mani sull'abito dei miei sogni, oppure opterò per una spedizione... ma se per qualche assurdo - mica tanto in italia - motivo dovesse andare perduto? Non so se posso accettare il rischio. Ma questi sono dettagli.

A questo punto mi manca solo l'occasione per indossarlo... alle brutte, lo posso sempre mettere per fare le pulizie di casa insieme ai miei tacchi a stiletto che non metto MAI! ;-) L'importante è essere felici e praticamente nude - visto è totalmente trasparente - almeno per un paio di ore. ;-)

mercoledì 9 maggio 2007

A cena con i contadini



Il contadino nr.1, Mr Lorenzo è venuto in missione a Milano, accompagnato dalla sua vacca vestita a festa e i cibi del paese per affrontare il lungo viaggio dalla campagna Toscana a Milano, capitale della moda. Il pericolo che si perdesse o che finisse in cattive mani - come John Voight in Un Uomo Da Marciapiede - era altissimo. Chiarula ed io quindi, siamo andate a bere un aperitivo nei giardinetti accanto al Mom in dolce compagnia di due TOPI che amoreggiavano sulle mura spagnole, e poi, leggermente alticce, siamo amdate a recuperare Lorenzo alla MM come due centaure scooterate.

Caricato sul potente mezzo di Chiarula che raggiunge i 35km/h in discesa ho fatto strada verso i Navigli dove avevo prenotato al ristorante greco. Abbiamo mangiato accompagnati dal sirtaki, un antipasto misto con le salsine tipiche greche - tzatziki, melinzanosalata, etc etc - per poi passare al Pita Me Ghyro per me, Moussaka per Chiarula e Suvlaki per lo spaesato Lorenzo accecato dalle luci della città. ;-) Chiacchera che ti richiacchera, scopro di essere al tavolo non con UN contandino, ma con DUE! Anche Chiarula si scopre essere una ruspante ragazza di campagna che per andare in bagno usa la colorita espressione: DEVO FARE LA PISCIA. Hehe. E dire che con il suo bracciale à la mode e il suo orologio di Cartier non me lo sarei aspettata... ma in vino - greco - veritas.. o veritaki!

Tutta la cena è un rimando continuo alla vita d'ufficio che condividiamo da tre settori distinti. Chiarula ci confessa la sua totale adorazione - nemmeno troppo nascosta - per un personaggio a noi noto che io ribattezzo la zanzarina, tanto per far capire quanto sia appetibile fisicamente, benché gentile e simpatico.

Usciti dal ristorante vengo assalita dai crampi addominali per il troppo cibo - buonissimo però! - ma non mi faccio abbattere e proseguiamo verso le colonne, sempre con me in capo cordata a guidare i due campagnoli. Alle Colonne Chiarula chiama suo fratello e in un secondo ci troviamo immersi in un gruppo di giovinetti nati prima dell'85 temo, come dimostra la foto scattata con il testimonial dei ggggiovani. ;-) La birra in mano di Chiarula le fa uno strano effetto, e se non l'avessi comprata io stessa, avrei pensato che qualcuno le avesse infilato dentro un extasi. Inizia una caccia ossessiva - tutta sua! - al carino della serata, fino a quando individua un tamarro ORRENDO e allampanato al quale scrocco una sigaretta e il numero per Chiarula.

Scena e dialogo.
Lui temporeggia un 5 minuti poi arriva lasciando dietro gli amici e esordisce, cafone e cesso come solo lui poteva essere, con:
TAMARRO: Beh insomma, a chi devo lasciare il numero?
CHIARULA: A me... ma tu sei fidanzato?
T: No.
C: Ah perché vedevo che hai il braccialetto.. In genere i ragazzi con il bracciale sono fidanzati
T: No, ma è POMELLATO! (Manco avesse detto Cartier! AAAAAAHHH TAMARRO MUORIIII!!)
C: (si trattiene dal ridere, e bofonchia qualcosa ma poi dice) Beh insomma dammi il numero, come ti chiami?
T: Checco, ma non sono Enrico, ma Francesco.. che in genere vengono chiamati CHICCO, ma quelli lasciali da parte.. perché io sono CHECCO
IO: (appena si gira x raggiungere gli amici con passo da sfigato cosmico) Ciao CHECCHA.

Hahaha! Le colonne cmq sono un posto allucinante. UNa concentrazione di tamarri, malvestiti e cafoni che fa rabbrividire.. ma ogni tanto ci vado lo stesso, perché resta uno dei pochi posti dove si può bere una birra all'aperto a Milano.
LA serata volge al termine, mettiamo Lorenzo sul Taxi chiedendo al guidatore di essere prudente e di non preoccuparesi se non capisce quello che gli verrà detto dal campagnolo... "Sa com'è, è toscano...!" ;-))) e anche noi ci separiamo ognuna verso la propria direzione come due frecce.

martedì 8 maggio 2007

BIO Isola



Il quartiere Isola di Milano, è uno dei miei preferiti, insieme a Porta Romana, ma per altri motivi.
Dell'Isola mi piacciono i locali, l'atmosfera che c'è in primavera/estate e a volte la gente che c'è - per quanto non sia in assoluto un'amante delle persone, anzi.

Domenica sono andata a fare un brunch con il mio amico Filippo in un ex circolo per pensionati ottuogenari, che adesso si è trasformato in una sorta di centro vegano - ma non rigoroso - dove al piano inferiore fanno anche corsi di Pilates e altre attività ricreative. Insomma, un pò un posto da zecche, ma molto carino e particolare.

Ero stata nello stesso posto qualche sera prima, e incuriosita dal brunch BIO ho trascinato Filippo senza dargli troppi input.

Poco distante dalla nostra meta, siamo passati davanti a un centro sociale storico - La Stecca - che nei mesi passati era stato sgomberato, e - sgomento! - è stato abbattuto penso solo un paio di giorni prima. A presediare il cumulo di macerie c'era un piccolo gruppo di guardie con l'aria rilassata e rilassata che chiaccherava fra loro. Ad essere sincera non ci avevo mai messo piede, ma mi ha colpito comunque vedere crollare un pezzo di Milano e far sparire le macerie in pochissimo tempo senza che nessuno dicesse nulla. Ma proseguiamo...

Giusto il tempo di fare mente locale sulla strada da seguire ed eccoci davanti all'ingresso del BIO posto. Ovviamente Filippo, che conosce tutti i locali che conosco io a Milano - e ovviamente anche qualcosa di più! - ha capito immediatamente di cosa stessimo parlando. Ha riso per 2 minuti dicendomi che era un centro di vecchi che gocavano a tresette, ma ormai eravamo lì e si è fidato di me quando gli ho detto che l'aria era cambiata. Un pò.

Il BIO menù ci aspettava fuori e dentro c'erano tutti i BIO tavolini apparecchiati in un modo mooolto carino con già i BIO cereali e le BIO mamellatine nelle BIO ciotole sui BIO tavoli. Ci siamo BIO seduti - aiuto - e la cameriera, probabilmente lesbica, ci ha chiesto se preferivamo il BIO yogurt o il BIo latte seguito dal BIO caffè o dalla BIO tisana alla menta.

Facciamo le nostre scelte, che nell'ordine comprendono, per iniziare:
- BIO cereali + BIO yogurt
- BIO spremuta d'arancia
- BIO caffè
- BIO macedonia
- BIO pane e biscotti
- BIO burro + BIO marmellate di BIO fragole, BIO ananas, BIO rosa canina

Seguiti da:
- BIO involtini di soya nella BIO verza con contorno di finocchi, carote e sesamo (Filippo's choice)
- BIO arrosto di cereali con BIO salsa e contorno di carote e sesamo, coste e finocchi (my choice)

E per concludere:
- BIO torta alle BIO pere e BIO cioccolato (Filippo's choice)
- BIO torta alle BIO carote e BIO semi di BIO papavero (my choice)

E mentre finivamo il nostro BIO brunch è arrivato anche un BIO VIP... indovinate chi? Vedi foto (ovviamente non l'occhio in primo piano, che è il mio, ma l'individuo che c'è dietro). Hahaha! Che brunch à la page! ;-)))

In ogni caso era tutto ottimo! Ci siamo leccati i baffi e siamo andati via BIO felici e BIO contenti mangiando come un BIO porco! ;-)

Valda & Teddy Bear



Qualche giorno fa sono andata all'Ikea con l'intenzione di comprare un materasso nuovo. Dopo aver saltato lungamente da uno all'altro, passando da uno in schiuma a quello in lattice senza dimenticare quelli a molle, insoddisfatta ho continuato il percorso agguantando qualche tipica cretinata svedese ma che sembra averci conquistato tutti, e mi sono diretta verso le casse. Ultimo step prima di tirare fuori il contante, il reparto bambini. Non credevo che sarei riuscita a comprare qualcosa anche lì, ma è stato così. Ho visto una pila di piccoli orsetti morbidosi a un prezzo imbattibile, che ricordavano un pò quello di Mr. Bean. E' stato irrefrenabile il gesto e immediatamente ho pensato di regalarlo alla piccola Valda.


Mentre tornavo guardavo il povero Teddy Bear e pensavo: questo Valda lo scuoia in 2 ore.. quasi quasi lo salvo, così carino, poverino...

Arrivata a casa, la pelosona mi è venuta incontro con i suoi salti da circo, come sempre e già iniziavo a cambiare idea.. Morale, sono bastate un paio di ore perché cadessi nel tragico errore di mostrarlo alla piccola ieti. Le si sono illuminate le biglie degli occhi. E' stato amore a prima vista e subito si è avvicinata e lo ha preso delicata con i dentini bianchi. Da quel momento in poi è stato impossibile separare Valda dal suo nuovo amichetto. Oltre a leccarlo lungamente, portarselo in giro e dormirci sopra, il suo gioco preferito è questo: lei si avvicina con Teddy nella bocca e agita le gambette davanti a te. A quel punto tu devi cercare di afferrarlo mentre lei ti ringhia come se volesse saltarti alla gola. Un semplice gioco da cani sembrerebbe, ma invece ho notato che a differenza degli altri giochini che addenta senza pietà tirando fino all'inverosimile, con Teddy è più delicata. Il gioco non consiste nel farselo strappare dalla bocca e rincorrerlo quando glielo tiri lontano, ma bensì difenderlo. Che tenerezza no? Unica controindicazione: se osi fare un riposino, il gioco non può interrompersi, quindi ti tocca stare sveglio che ti piaccia o meno.

Ecco quindi Valda & Teddy Bear, l'inseparabile coppia (finché dura!). Altre foto, sono qui.