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venerdì 11 luglio 2008

Retin-Ox... Funziona!



Bene, è passata circa una settimana da che BuzzParadise mi ha inviato la crema Retin-Ox notte per testarla.

Oltre ad aver apprezzato molto il bigliettino di Luca (grazie!) e provato subito il cappellone giallo antisole incluso nella confezione (anche se essendo alta due mele e poco più come i Puffi purtroppo non mi rendeva esattamente giustizia) ho iniziato a spalmare la crema sulle mie rughe da 30enne con gli stravizi alle spalle.

"Il profumo è buono, la consistenza anche... Si può fare, ma vediamo se fa effetto" mi sono detta mentre mi guardavo allo specchio con fascetta in testa modello casalinga americana.

E spalma oggi, spalma domani, dopo solo 6 giorni posso dire con stupore che la Retin-Ox notte funziona! Non voglio dire che adesso il mio viso sia quello di una 13enne - e meno male se no dovrei combattere anche con i brufoli! - ma le rughe di espressione sono diventate meno evidenti.
Uh, che bello, questo vuol dire che posso ricominciare a dormire 4 ore a notte senza terrorizzare i miei colleghi la mattina presto?

Grazie Retin-Ox e grazie BuzzParadise! Finalmente posso tornare ad essere una ragazza dissoluta. ;-)

lunedì 29 ottobre 2007

Fischiettando da stamattina



Mi sono svegliata con in testa il ritornello di un pezzo sentito da H&M sabato mattina mentre tutti dormivano e io acquistavo (come sempre) una giacca e un paio di pantaloni in completo relax. Unico dubbio: che pezzo è?? Come ritrovarlo? Solo un uomo mi può venire in aiuto: lui, l'espero massimo, colui che riesce a capire dove stono, correggere la melodia e dirmi esattamente gruppo, titolo e spesso anche anno di realizzazione. Filippo.

Mentre portavo Valda a spasso quindi ho chiamato Fili, appena tornato da Barcellona con ancora la pancia piena di tapas, e gli ho fischiettato il ritornello (forse senza steccare troppo). Preso in contropiede e forse ancora assonnato, il maestro ha fatto un double check in ufficio - lavora anche a Mtv lui... e dove se no? - e ecco il link che mi ha appena mandato.

In Fili We Trust. Eroe di due mondi.

Fiuuuu fiuuuu fiuuuuu fiuuuuu fiuuuuu fì.... fiuuuuu fiuuuuu fiuuuuu fiiii

sabato 20 ottobre 2007

Kula Shaker: un bel concerto, pensa tu...!



Beh insomma ieri Fili mi dice 'ho gli accrediti per i Kula Shaker, vuoi venire?' e io, più blasé di Rose davanti al Titanic dico 'vabbè, anche se mi fanno schifo e sto morendo di sonno, andiamo..'. Tento invano di trascinare anche mia sorella, che pur essendo stata una loro fan in gioventù - forse uno dei pochi gruppi che ha mai ascoltato con passione - non rinuncia a pantofole e tutona e declina l'invito.

Arriviamo al Rainbow (uno dei miei club preferiti a Milano per i concerti) e il panorama è più o meno quello di sempre, con tutti i poser fuori mentre ci facciamo strada verso l'ingresso - anche noi belli in tiro diciamocelo - e incontriamo altri amici.


Insomma, la faccio breve se no Eugi dice che scrivo troppo e mia sorella commenta 'sìsì' (maestrini). Mi aspettavo di annoiarmi a morte e ero già pronta a passare la mia serata al bar, e invece sorpresa! Il concerto è stato davvero BELLO. Forse merito anche della mentina al guaranà importata da Londra per mano di Filippo, ma oh, nonostante avessi attorno tutte teste bianche nostalgiche e un paio di cretini che non la smettevano di urlare a Crispian Mills SEI BIONDOOOOO (ma io dico, perché alcune persone possono parlare e i delfini no??!) mi sono proprio piaciuti. E comunque sia, abbiamo tutti rosicato - uomini e donne, vecchi e giovani - per il caschetto quasi platino che gli cadeva alla perfezione mentre agitava la testa. Ma almeno lo abbiamo fatto silenziosamente e dignitosamente per tutto il concerto commentando solo alla fine davanti al furgoncino della salamella che inebriava le nostre narici e aromatizzava i nostri vestiti indie-rock. ;-)

mercoledì 19 settembre 2007

Che figata gli Ex-Otago



Sìsìsìsìsì, bellissimo concerto. Ancora meglio di quello che credevo. E dire che ho anche invitato alcuni amici (di cui non faccio il nome, ma loro sanno di chi sto parlando) e con aria snob mi hanno detto: ah ma quel gruppo italiano che mi hai fatto sentire? mmh, no grazie, sono stanco/a. Ah! Quando saranno famosi li voglio rivedere lì a comprare i biglietti per i concerti e fare i fighi con gli amici.

Cmq, fantastici. Divertenti, allegri, sprintosi, ballabili e super alla mano. Ho anche comprato la spillina - che poi è una spillona - tié. E faccio promo al loro my space perché se lo meritano. Oltretutto Maurizio - il cantante - è anche super carino e mentre gli pagavo il pin ero tentata di chiedergli quali fossero i loro programmi per la serata, ma questo non c'entra.


I LOVE EX-OTAGO!



lunedì 27 agosto 2007

lunedì 20 agosto 2007

I'm working for the cash machine



Grande pezzo e grande testo, anche se ormai è un pò vecchio. Strofa finale a parte - almeno quello! e faccio le corna - mi ci ritrovo alla grande. Purtroppo. Grazie mondo del lavoro.


Hard-Fi - Cash Machine

Go to a cash machine
To get a ticket home
Message on the screen
Says don't make plans, you're broke
No, no this can't be right
I know that time is tight
I've only just been paid
Three weeks five days, til I'm seen
Right...
No...
I scratch a living, it ain't easy
You know it's a drag
I'm always paying, never make it
But you can't look back
I wonder if I'll ever get
To where I want to be
Better believe it
I'm working for the cash machine

I try to phone a friend
My credit's in the red
I try to skip the fare
Ticket inspector's there
No no, this can't be right
I live an honest life
It seems like sometimes
You don't cross the line
You don't get
By...
No...

I scratch a living, it ain't easy
You know it's a drag
I'm always paying, never make it
But you can't look back
I wonder if I'll ever get
To where I want to be
Better believe it
Yeah...

What am I gonna do
My girlfriend's test turned blue
We tried to play it safe
That night we could not wait
No no, this can't be right
She said it would be alright
I can't afford to be a daddy
So I leave tonight...
No...

I scratch a living, it ain't easy
You know it's a drag
I'm always paying, never make it
But you can't look back
I wonder if I'll ever get
To where I want to be
Better believe it
I'm working for the cash machine
Cash machine
Cash machine ...

There's a hole in my pocket, my pocket, my pocket
There's a hole in my pocket, my pocket, my pocket
There's a hole in my pocket, my pocket, my pocket
There's a hole in my pocket
Yeah yeah yeah yeah yeah

lunedì 23 luglio 2007

Coney Island rocks!



Che figata. Sono andata al Siren Music Festival a Coney Island ieri. Per la Line-up, vedete il sito ufficiale, ma non posso fare a meno di citare i We Are Scientits, M.I.A., ma soprattutto i NEW YORK DOLLS!!!!! Pieno di punkettoni old school. Fantastico!
Cmq, a parte aver immerso i piedi nella spiaggia per la prima - e unica temo - volta quest'anno, mi sono divertita da morire.. e scottata con il segno tatuato a vita penso, della magliettina che portavo.
Le foto migliori, fatte dai fotografi ufficiali delle riviste nei quali appariamo, le linko appena rintraccio i siti giusti.

Ecco intanto alcune foto fatte da noi. ROCK'N'ROOOOOOOOLLLLLL!!!


La spiaggia di Coney island (dove hanno girato I Guerrieri della Notte, per chi non se lo ricordasse). :-)


Io sulla spiaggia di Coney Island con la canottina rock.



Fili con ruota panoramica alle spalle.



Io con i piedi nell'Oceano Atlantico.


E mentre noi ci strafoghiamo dei meravigliosi e famosissimi hot dog di Nathan's,alle nostre spalle i White Rabbits vengono intervistati da un'emittente musicale.


E ora che siamo carichi, possiamo buttarci sotto al sole per vedere tutti i gruppini. Figata!



We Are Scientists on stage.



M.I.A. mentre balla con la seconda cantante sul palco. E vai di UK Garage e tutti a ballare. Figo.



New York Dolls!!!!! Grande concerto! Anche se gli americani non pogano... e a dirla tutta forse non è stato così male visto che ero proprio lì davanti... Però che concerto punk è senza un pò di movimento? Qualche stage c'è stato però, anche se chiamarlo così non è proprio esatto. Stupendi cmq. Dopo M.I.A.., penultima in scaletta nel palco principale, dopo SEI ore che eravamo lì sotto al sole, io stavo per svenire. Ma non per finta.. Mi sono dovuta ingurgitare una bustina di zucchero che per fortuna mi era rimasta in borsa dopo la colazione on the run da Dean & De Luca. Mi sono mezza accasciata contro la transenna ma non pensavo che ce l'avrei fatta... E invece, irriducibile ho voluto aspettare che iniziassero a suonare - anche perché ci ero andata apposta! - ed è bastato che iniziassero a suonare per riprendermi. Grandi. W il punk! ;-)

Io sarò anche vecchia che non reggo l'insolazione e il caldo dei concerti - ripeto, maglietta tatuata addosso con segno permanente del sole... non era esattamente un caldo sopportabile.. - ma diciamo che lì sotto al palco c'era chi mi batteva su tutta la linea. Eccone uno per esempio..


Veccho nostalgico del punk al Siren Festival a Coney Island.



Stage al Siren Festival a Coney Island.



Fili, io e un amico punk di Valda al Siren Festival a Coney Island.



Un altro stage con il rollercoaster alle spalle.



E al ritorno, tutti nell'underground verso Manhattan, piena di indie rocker stanchi e scottati dal sole.

Per concludere la serata Fili ed io ci siamo concessi un piccantissimo Thai per riprendere le forze, dopo aver ampiamente digerito l'hot dog che avevamo mangiato dal famosissimo Nathan's sul lungo mare insieme ai Guerrieri della Notte.

Già eravamo a pezzi, ma diciamo che il cibo veramente infuocato ha contribuito a darci la botta finale. Se già ci bruciava la pelle, in questo modo ha iniziato a bruciarci anche la lingua e lo stomaco! Ottimo, eh, ma dopo 10 minuti non riuscivo più a respirare tanto piccante avevo nel naso! Poco male, sono andata a letto, dopo aver visto un 10 minuti del Padrino. Miiiiiiiinghia. In conclusione: bellissima giornata!

venerdì 25 maggio 2007

Once upon a time... A Toys Orchestra



Oggi a pranzo mentre tornavo a casa per portare al pascolo Valda la hippy, ho ravanato nella cassetta della posta che in genere mi delizia con bollette e, ultimamente, i 1500 pacchi e pacchetti che mia sorella si fa spedire da ebay, yoox, stocaz, e via dicendo. Vedo in lontananza una busta imbottita gialla e la giro distrattamente già sicura che fosse l'ennesimo uncinetto scelto accuratamente online da mia sorella.. e invece, stupore! - per quanto si possa essere essere stupiti quando si ha domito 4 ore la notte precendente e con 35 gradi fuori - sulla busta c'era il mio nome. L'ho dovuto leggere due volte per essere sicura. Sì perché a casa mia c'è questa mania di chiamare le figlie con nomi similissimi. Io e mia sorella abbiamo nomi poco comuni in italia e che iniziano anche nello stesso modo, ottenendo un effetto ridicolo. Cerco in tutti i modi di non presentarmi mai in pubblico insieme a lei per questo motivo, ma ora il destino ha voluto che dopo 10 anni ci trovassimo a vivere nella stessa città, stesso palazzo, stesso appartamento, e quasi stessa stanza. Chissà se è capitato lo stesso anche alle mie due cugine Camilla e Carlotta. Anche loro vittime, nei nomi, di genitori burloni.
Comunque, tornando al pacco, lo porto su insieme alla notifica del Comune di Milano sulla scadenza della mia carta d'identità - che palle - e lo apro. Dentro c'era l'ultimo cd dei A Toys Orchestra, Technicolor Dreams. A dirla tutta non li avevo mai sentiti prima quindi apro meglio il contenuto della busta e leggo tutte le critiche positive - ovviamnete quelle negative non te le mandano in rassegna stampa - del Rolling Stones, Rockol, ecc. Lo infilo in borsa per ascoltarlo al lavoro e penso: fico però, mi spediscono i cd. Ancora resta un mistero il perché. Sono pubblicista è vero, ma non scrivo più - aimé - da nessuna parte, blog a parte. Vecchi contatti di quando scrivevo di musica e cinema per Max? Chissà, ma in ogni caso ringrazio l'etichetta - Urtovox - e per ricambiare ecco qui la mia recensione dopo aver ascoltato il disco.

Guardo il cd nella sua bella cover di cartoncino illustrato. Lo giro, lo apro, osservo il booklet mentre lo metto su. I pezzi sono 13 e hanno tutti una componente di malinconia mista a una melodia ballabile ma mai banale. A tratti ricordano i Pavement ma hanno anche un nonsoché di burlesque, facendomi immaginare giocolieri e jocker con i cappelli a tre punte e i sonagli che si muovono in una stanza cupa di qualche bambino d'altri tempi, in mezzo a carillon in legno e bambole e orsacchiotti con i vestiti cuciti a mano.
Con il primo pezzo, Invisible, sembra di ascoltare i fratelli Pace e Kazu dei Blonde Redhead, quando ancora non erano famosi e subito mi sento a mio agio. Mrs. Macabrette mi fa rituffare nell'adolescenza, nei giorni passati nella stanza a fissare il soffitto o fuori dalla finestra e pensare e ripensare senza mai concludere una sola frase. Gli Sparklehorse accompagnati da armoniche a bocca e xilofoni vibrano dalle casse ricordandomi solo alla fine che sto ascoltando una band italiana, che ha iniziato a suonare nel 93 - come leggo dalla loro biografia - e che giustamente è stata subito notata dalla scena indie. E' bello e rincuorante sapere ogni tanto che musicalmente l'Italia non è fatta solo da Laura Pausini e Tiziano Ferro - stop! dimentica! - ma c'è qualcuno che non cerca di andare ad Amici per imparare a cantare, tutti uguali, esattamente come si canatava 30 anni fa in Italia. Con i pugni stretti e la faccia sforzata piena di un'espressione finta copiando dai modelli VECCHI E ANDATI sempre loro, sempre gli stessi.
Continuo nell'ascolto e non c'è un pezzo che non mi convinca. Mi astraggo e la mente riprende a vagare. In una parola, direi che è un disco onirico. In genere non mi sbilancio - tranne rare eccezioni come gli Interpol - ma questa volta non posso trattenermi. E' decisamente un bel disco. Se vi capita, ascoltatelo, possibilmente mentre sfrecciate in vespa con il vento in faccia soli con i vostri pensieri.

martedì 15 maggio 2007

Je Suis Jalouse





La gelosia per le ex ragazze del proprio fidanzato è sempre un tema scottante. In effetti difficilmente sono gelosa che il mio ragazzo mi possa tradire con qualcuna di nuovo, ma le ex... mmmh! che fastidio! ;-) Poi in genere mi passa appena entro più in confidenza. Con il mio ragazzo, non con le ex! ;-)
In ogni caso la canzone è carina e il testo è molto dovertente. Carina questa Emily Loizeau.

mercoledì 18 aprile 2007

Maximo Park live @ Rolling Stones, Milano



Lunedì sera sono andata al concerto dei Maximo Park al Rolling Stones. Sono arrivata dopo le 21h00 in tranquillità perché come una vera hype girl avevo il pass VIP gentilmente offerto da Filippo che lavora a Mtv - la serata era sponsorizzata da MTV come BRAND NEW NIGHT. Davanti all'ingresso c'era un gruppetto di persone, ma nessuna coda.. Ci siamo molto stupiti fino a quando siamo entrati e abbiamo visto la BOLGIA di persone che stava guardando il gruppo di spalla, i Settlefish. Io, a dimostrazione della mia non più tenera età, già mi stavo sentendo male per il caldo ma soprattutto per essermi ingozzata di tartine di ogni genere e sorta + 2 Corona all'aperitivo. Ci siamo guardati intorno in cerca degli amici/colleghi di Filippo fino a quando li abbiamo individuati nella saletta VIP in alto. Abbiamo quindi fatto le scalette, esibito il pass e AAAAAAAH che bellezza, si respirava!
Divanetti, due bar, SPAZIO vitale, schermi di Mtv un pò dappertutto e molto relax. Abbiamo chiaccherato fino all'inizio dei Maximo e poi, ci siamo affacciati alla balconata e goduti tutto il concerto vedendo BENISSIMO e senza nemmeno sudare! Mi piace invecchiare, conoscendo i "famosi"! hehehe. Avevo persino quell'inutile essere del Nongio accanto. Hahaha!
Per un periodo, non so perché, lo incontravo ovunque andassi. Ci mancava poco che me lo ritrovassi in coda anche al supermercato... ma probabilmente si sente così figo da avere la schiava che provvedere per lui. O magari la mamma. Che rate il Nongio.

Dall'alto si poteva vedere la strana misticanza di persone che popolavano il Rolling Stones. L'80% erano poser tirati a lucido per la serata: ragazze vestite all black in bilico su tacchi lucidi rossi a spillo, ciuffi emo-core ben schiacciati sulla fronte con un chilo di lacca, jeans skinny e all star, matita sotto agli occhi e cinture borchiate. Ammetto comunque che anche io avevo ben studiato il mio look, con cambio post aperitivo perché non mi convinceva!!
La saletta su dove eravamo noi invece era composta da qualche personaggio del genere come un tipo con i capelli neri, la matita sotto agli occhi in stile punk, i jeans skinny neri scoloriti, le bretelle nere e la maglietta bianca con la faccia di Pete Doherty e sotto "Fuck Forever", che si è impalato per 10 minuti buoni davanti agli schermi a guardare chissà quale video. Di fianco a lui: una vecchia vestita tutta leopardata con anche gli occhiali, ma sulla nuance arancione e non gialla come la blusa, amica di Kirian, il ragazzo spagnolo simpatico che taglia i capelli a Filippo da T&G, vestito con una maglietta verde che, come colore, andava per la maggiore; un gruppo di 4-5 orsi di 110 chili ognuno che ballavano anni 80 ammiccando gli uni con gli altri; una coppia di amichette che sembravano uscite da un video di Cindy Lauper; ma soprattutto, ciliegina (avariata) sulla torta, un demente rasato, sui 30, che cantava con la voce GOTH e si agitava modello hooligan per una buona metà del concerto dei Maximo Park. E' andato avanti con il suo show da demente fino a quando non si è trovato vicino a me, anche detta FAINA. Ha provato a tirarmi dentro nel suo ballare scomposto, che era più un alzare le ascelle che puzzavano di morte e urlare una o due strofe della canzone buttandosi addosso a chi gli stava di fianco. Ho ribadito le mie frecce di odio che già gli avevo lanciato prima, ma la parte migliore è arrivata quando mi ha detto: Milano è una mèèèèrda.
io: ???
il goth-demente: tutti precisini, nessuno che balla, che palle
io: scusa ma stai nella saletta riservata, è ovvio che la gente non si strappa i capelli. Se vuoi ballare vai giù con tutti gli altri così ci divertiamo di più anche noi, no?
E' rimasto muto.. e depresso è andato via lasciando la scia di odore stantio che lo caratterizzava. Non lo abbiamo più sentito urlare per tutta la sera.

Ma io dico, ma sei demente? Cioè, ovvio che sì. Ma come fai ad aspettarti che ti dia ragione. Poi quando mi trovo davanti personaggi del genere mi esce sempre la parlata coatta romana e me ne esco con frasi tipo: ma che ce stai a fa qua?

Beh insomma, il cantante dei Maximo era in forma, vestito a regola con camicia, cravatta e completo nero, con tanto di bombetta per comprire l'attaccatura alta. Il tastierista, con il ciuffettino punk, e le gambe anoressiche tipiche degli inglesi, era indemoniato. Non faceva altro che ballare in un modo assurdo. Appena ne aveva l'occasione andava al centro del palco per fasi vedere ed era palese che nella vita avrebbe voluto fare il chitarrista illuminato da un fascio di luce. Ma i genitori devono avere insistito quando era piccolo e averlo incoraggiato a ogni saggio di pianoforte da raccontare davanti a un vassoio di pasticcini insieme alle amiche di Newcastle. E così è stato. Sei riuscito ad arrivare a suonare in una rock band, ma non sarai mai il leader, I'm sorry.

A seguire, dopo il bis, è partito il dj set dei Crookers, che pensa te, sono un duo composto al 50% dal cugino milanese di un mio "amico" di Roma. Provo ad ascoltarli, provo a ballare, ma niente cassa dritta e niente emozione. La sala si svuota velocemente. Il duo continua a mettere dischi con la loro cubista che si agita sulla gradonata come faceva Ambra ai tempi di Non è la Rai. Andiamo via anche noi, in vespa, esattamente come siamo arrivati, con le all star e le vans nere ai piedi e le spilline dei Pretty Face sulle giacche.


Qui sotto, un video fatto da qualcuno che era sotto al palco:

lunedì 19 marzo 2007

Arctic Monkeys a Milano > Missed!



Peccato, questa sera mi sarebbe proprio piaciuto andare al concerto degli Arctic Monkeys... ma come potevo prevedere che facessero sold out! Ma cos'è successo? Milano è diventata la città più indie di Italia? Oppure, com'è più probabile, sono diventati troppo di moda? In effetti ne parlava anche il Corriere oggi...
Uff, e io che già avevo in mente cosa mettere per andare a cantare e ballare al Rolling Stone!
Beh chissene, me li vado a vedere a Benicassim! Fuck Milano!

Eccoli al Reading Festival, mentre cantano "Mardy Bum", tratta dall'album Whatever People Say I Am, That's What I'm Not



Mardy Bum

by Arctic Monkeys

Now then Mardy Bum
I've seen your frown
And it's like looking down the barrel of a gun
And it goes off
And out come all these words
Oh there's a very pleasant side to you
A side I much prefer

It's one that laughs and jokes around
Remember cuddles in the kitchen
Yeah, to get things off the ground
And it was up, up and away
Oh, but it's right hard to remember
That on a day like today when you're all argumentative
And you've got the face on

Well now then Mardy Bum
Oh I'm in trouble again, aren't I
I thought as much
Cause you turned over there
Pulling that silent disappointment face
The one that I can't bear

Can't we laugh and joke around
Remember cuddles in the kitchen
Yeah, to get things off the ground
And it was up, up and away
Oh, but it's right hard to remember
That on a day like today when you're all argumentative
And you've got the face on

Yeah I'm sorry I was late
But I missed the train
And then the traffic was a state
And I can't be arsed to carry on in this debate
That reoccurs ,oh when you say I don't care
But of course I do, yeah I clearly do!

So laugh and joke around
Remember cuddles in the kitchen
Yeah, to get things off the ground
And it was up, up and away
Still it's right hard to remember
That on a day like today when you're all argumentative
And you've got the face on