mercoledì 20 maggio 2009

Il nuovo silk-épil ne fa di tutti i colori e io finalmente posso mettermi la gonna



Oggi parlo di peli. Ma che tema delizioso, penserà qualcuno, ma i peli esistono, ci fanno schifo, li combattiamo ma loro ricrescono lo stesso, non c'è niente da fare, quindi ecco qui il post contro uno dei più acerrimi nemici di noi ragazze (anche di molti ragazzi, diciamola tutta).

Un paio di settimane fa è successo il fattaccio. Con i primi tepori e il sole che miracolosamente illiminava Milano cacciando l'odiosa coltre bianca che ci ruba le ombre insieme alla gioia di vivere, ho ben pensato di mettermi un paio di pantaloncini, ma ORRORE! avevo dimenticato di depilarmi.

Apro il cassetto del bagno, tiro fuori il mio compagno di sventure dal lontano 1990 o giù di lì - ossia il silk-épil - e attacco il cavo tutto pieno di scotch alla presa. Ma il silk-épil non reagisce, è allo stremo delle forze, anche il nastro isolante della precedente riparazione (datata 1995) è ingiallito e stanco. Il silk-épil è morto. E ora?!!

La divina provvidenza mi è venuta incontro materializzandosi nelle vesti di Umberto e della sua campagna: il nuovo silk-épil Xpressive.
G R A Z I E !

Ho atteso il postino come un giaguaro appostato alla finestra e quando finalmente è arrivato agonizzante dopo i cinque piani che si è sparato a piedi, ho aperto la confezione con tanto di manualetto effetto letto ad acqua, le due testine, le 4 copri-testine, il cavo d'alimentazione, le salviette per diminuire il dolore e ovviamente lui, l'ergonomico strappa-peli che noi tutti amiamo.

Spavalda e come mio solito ho tentato di usarlo subito (sai com'è, le due settimane erano passate e la situazione delle gambe era già abbastanza tragica di per sé) ma per la prima volta nella mia vita sono stata costretta a leggere il manuale d'istruzioni.

Un tempo bastava attaccarlo alla presa, regolare la velocità e sentire il TTRRRRRTRRTRTRRRR per sapere che tutto era pronto per l'epilazione. Ma i tempi sono passati (ben una ventina) e ora il silk-épil ne fa di tutti i colori: depila sotto l'acqua, fuori dall'acqua, illumina le gambe con una luce per arrivare a scovare anche i peli più impercettibili (funzionalità comodissima visto che nel mio bagno non si vede un belin), ha un sacco di aggeggetti per soffrire meno fatti apposta per la zona bikini, le ascelle e anche i baffettetti (grazie a dio questi mi mancano, o almeno mi ostino a pensarla così), e come se non bastasse oltre a depilare può anche radere con diverse lunghezze grazie a una testina speciale, il tutto senza fili!

Lo carichi, lui ti avvisa che è pronto, tu ti umetti le gambe con le salviette anti-dolore, passi 5-10 minuti nella scelta della testina più adatta e poi procedi finalmente all'uccisione dei peli nella vasca da bagno, sotto la doccia, mentre ti godi un film in salotto o (volendo) sul pianerottolo di casa mentre fai chiacchera con la vicina di casa (ecco, la mia ha 70 anni quindi lascio stare).

L'unica cosa che davvero non capisco e che trovo abbastanza scomoda è il fatto che per usarlo lo devi caricare per forza prima e non puoi usarlo anche se attaccato alla presa. Comodissimo il fatto che sia senza fili, ma siccome la carica dura 40 minuti se la volta precedente mi sono dimenticata di attaccarlo e ho un emergenza pelo come faccio?

Beh in ogni caso devo dire che 20 anni si sono fatti sentire, e non solo sulla mia pelle. L'abisso fra il primo modello e questo è decisamente evidente e finalmente posso tirare fuori le mie gambe senza nessuna remora. Ora posso passare al piano B che attende da circa 6 mesi: la dieta!

venerdì 15 maggio 2009

Quasi quasi metto i denti in un cassetto



Questa volta sono radicale, intrasigente e convinta.
La dieta - sì sempre quella - la voglio fare sul serio. La mia teoria sulla "dieta Bukovsky", ossia solo alcohol e pochissimo cibo, questa volta stranamente sembra fare cilecca. Un tempo, e non parlo di 10 anni fa ma anche solo 2-3, volavo da un aperitivo all'altro leggera come una gazzella, bevevo come un alpino, mangiavo come un fringuello e non ingrassavo. Il bello della storia era che anche il mio fegato sembrava reggere il colpo da dio.

Ma ho superato i 30 e qualcosa di drammatico deve essere accaduto al mio metabolismo. Ora se bevo mi viene la panza. Dannazione, dannazione, dannazione.

In ogni caso ho capito che ci vuole la linea dura almeno per perdere quei 2 kg di incoraggiamento, quindi niente più strappetti alla regola come "mangio solo altre 3 patatine e poi basta... vabbè 4 dai", niente più "beh la birra è gasata ma ha meno calorie del vino rosso...", niente più ordinazioni alcoliche, caloriche e simili per far compagnia a chi sta con me. Che si mettessero a dieta anche loro, oh!

E siccome quando faccio le cose esagero sempre ho anche smessi di mangiarmi le unghie. Lunghe mi fanno schifo e non le sopporto ma credo che questa rappresenti una sorta di punizione verso i miei confronti, una tortura globale e totale. Ora che ci penso potrei farmi una nuova postazione di lavoro in ginocchio sui ceci.
Mah, vediamo per quanti minuti resito quetsa volta... Che vitaccia quella di noi superficiali.

martedì 5 maggio 2009

Una vacanzetta in Grecia non guasta mai



Candidamente e anche un po' blasé enuncio di essere appena tornata da una vacanzetta di una settimana in quel di Creta.

Un'isola dunque, in Grecia, fuori stagione. Com'è stato?

Lati positivi:
  • l'atmosfera è tranquilla e rilassata, si riesce a parlare con la gente del posto e farsi dare delle vere dritte, familiarizzare e scambiarsi contatti senza casino, musica a tutto volume e motorini che sfrecciano. Uno dei ristoratori ci ha persino invitato a bere del Raki autoprodotto (bevanda alcolica turca e greca) a casa sua nell'altopiano, ma purtroppo era il nostro ultimo giorno (o per fortuna vista la gradazione alcolica che raggiunge i 45°)
  • il sole quando non è nascosto da una nuvola abbronza senza farti morire di caldo (io mi sono ustionata il collo, ma diciamo che la mia pelle non vedeva i raggi solari da troppo tempo)
  • la feta, le melanzane, le zucchine e le patate fritte, la taramosalata, la melinzanosalata, lo tzatziki, i pesci e i crostacei e in generale tutti i mezes che la stagione offre sono sempre fantastici, così come la carne anche se personalmente non sono una fan (beh un souvlaki me lo sono mangiato, non potevo proprio dire di no)
  • la Mythos che tutto sommato non è male come birra. Ma se poi non ti piace e decidi di prendere l'Amstel o l'Heineken di cui ogni bar o locale dell'isola è fornito si spendono sempre intorno ai 2 euro per una media. *Ottimo!*
  • il prezzo per un pasto completo in due con tanto di vino e pescetti appena pescati non supera quasi mai i 25 euro (a coppia!), a meno che non si vada nei posti trappole per turisti
Lati negativi:
  • vedere un mare verde-blu incontaminato e non potercisi tuffare dentro (a meno che non siate finlandesi) è una vera tortura
  • quando si alza il vento meglio se trovi un posto riparato a meno che tu non voglia restare ibernato fino all'arrivo della bella stagione con i tuoi bei golfini leggeri leggeri di cotone messi a posta in valigia "perché tanto lì farà caldo..."
  • i pomodori e tutti quei cibi di stagione che ci ricordano tanto la Grecia non sono ancora maturi, quindi la delusione i primi giorni potrebbe essere fortissima
  • considerato che sei in un'isola e per di più in Grecia, se non puoi fare il bagno o andare in spiaggia c'è poco altro da fare. Sì ok, ci sono mille spunti archeologici come il Castello di Knosso o la grotta dove era stato nascosto Zeus, ma tolti quelli e le gite sull'altopiano (che non è così bello come te lo dipingono) la dimensione dell'isola non ti permette né di attraversarsla tutta (troppo grande) né di girare troppo intorno a dove alloggi perché di fatto i paesini *non-esistono*. Quelli che ci sono sono bruttini (no case bianche come nelle cicladi) oppure carini ma disabitati (nel senso che ci sono solo serrande chiuse e sembra una città fantasma) o ritrovi che aspettano solo l'arrivo dei turisti. La parte ovest di Creta non l'ho vista, sembra che ci siano belle spiagge, ma era assolutamente troppo distante da raggiungere (e comunque sia torniamo al concetto che se fa freddo in spiaggia che ci vai a fare?)
In ogni caso è inutile aggiungere che fare una vacanza è sempre bello. :-)
E poi ho potuto nutrire tantissimi mici affamati che gravitano continuamente attorno ai ristoranti in trepidante attesa dell'arrivo della bella stagione e quindi dei turisti per ingrassare un po'. Nel frattempo ti sbattono gli occhioni ma appena osi avvicinarti con un pezzetto di pesce ti staccano una mano per accaparrarselo prima degli altri 22 alle loro spalle. Che teneroni.

Ecco di seguito qualche foto che riassume l'essenza della Grecia ad aprile secondo me e il mio iPhone. Le altre foto sono nella macchina fotografica, asap su Flickr.