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lunedì 3 agosto 2009

Libri, film e cibo sano: non è poi così male non andare in vacanza




Certo è vero che anche sdraiati al sole si può leggere un buon libro, mangiare qualcosa che non sia troppo unto o peccaminoso e la sera con il golfino sulle spalle si può sempre vedere un bel film, ma farlo in città quando si è da soli trovo che sia più intimo. Beh, ecco, l'ho già detto mille volte: a me restare a Milano ad agosto non dà nessun fastidio.
In questi giorni di calura allucinante - unica grande e vera pecca della città in questo periodo - me ne sono guardata bene dall'andare in giro, tolta una sosta all'esselunga qui nel quartiere dove ho trovato un piacevole freschetto polare in compagnia dei miei amici ottuogenari che come me - per scelta o per abbandono da parte delle famiglie - si sono rintanati qui dentro per non morire di caldo nelle loro altrettanto vecchie case.

Oltre a gironzolare per la Rete e pubblicare post come al solito o aggiungere qualche tip, ho ripreso in mano la mia cultura cinematografica che da qualche mese a questa parte vacillava un po'.
Fra i film che ho visto mi è piaciuto "The Savages" con l'eccezionale Philip Seymour Hoffman anche se - ormai sensibile al tema della vecchiaia essendo io in tutto e per tutto una pensionata - ho pianto praticamente dall'inizio alla fine. Quando poi c'è anche un cane di mezzo la lacrima è incontenibile, non ce n'è. In ogni caso complimenti a Tamara Jenkins.

Delusione profonda da "Yes Man" invece. Ma Jim Carrey non era bravo? Lo ricordo in film come il celeberrimo "The Truman Show" e nel bellissimo "Eternal Sunshine of the Spotless Mind" (sì, proprio quello tradotto con l'orrido titolo "Se mi lasci ti cancello"), e poi eccolo qui in un film insulso dove lui è sopra le righe e invecchiato. Sì, ok, lo sappiamo tutti che Jim Carrey sa fare strane e buffe espressione e che ha la faccia di gomma ma che bisogno c'è di usarla a tutti i costi anche quando non è richiesto? Mah, diamo pure la colpa a Peyton Reed.

Siccome anche l'Italia ha bisogno dei suoi spazi oggi metterò alla prova un Luca Argentero (oddio) in "Solo Un Padre" di Luca Lucini (ri-oddio, già regista di "Tre Metri Sopra il Cielo", ri-ri-oddio) seguito - o preceduto - da "Il Dubbio" di John Patrick Shanley con Meryl Streep e di nuovo Philip Seymour Hoffman (olé!) nelle vesti di un prete accusato di pedofilia e molestie sessuali.

Il tempo stringe, mi metto al lavoro prima che torniate tutti in città.

lunedì 27 luglio 2009

Città deserta: ogni anno la stessa storia ma non mi stancherò mai (credo)




Milano inizia a svuotarsi per davvero e tutti vanno in vacanza, ma io resisto nella città deserta come piace a me. Unica pecca, come ogni anno, sono i commercianti troppo ricchi che già da metà luglio hanno appeso insegne con scritto "ci rivediamo a settembre!". Si beh, e se io che sono qui con il ventilatore acceso avessi bisogno di un tozzo di pane, una scatola di cerotti, o perché no mi venisse una smania shopaholic a basso costo, che faccio? Mi sparo? A quanto pare sì, come ogni anno nella città che se ne fotte di chi per scelta o per obbligo a luglio e agosto resta nel proprio appartamento.

Massì andate al mare, scottatevi al sole, tornate tutti insieme stressati dal traffico e dallo smog. Io e le gatte - anzi i gatti compresi quelli di MM che andrò a sfamare a giorni alterni - saremo qui ad aspettarvi e a goderci il silenzio che avete lasciato quando tutti insieme vi siete imbarcati su traghetti, aerei e autostrade. A me la città d'estate piace tantissimo, speriamo che duri molto sia per me che per voi che siete in vacanza. Ma al ritorno non vi dimenticate di tippare i posti meravigliosi che avete visto sul mio sito, almeno fatemi codividere la vostra gioia con gli occhi!

mercoledì 20 maggio 2009

Il nuovo silk-épil ne fa di tutti i colori e io finalmente posso mettermi la gonna



Oggi parlo di peli. Ma che tema delizioso, penserà qualcuno, ma i peli esistono, ci fanno schifo, li combattiamo ma loro ricrescono lo stesso, non c'è niente da fare, quindi ecco qui il post contro uno dei più acerrimi nemici di noi ragazze (anche di molti ragazzi, diciamola tutta).

Un paio di settimane fa è successo il fattaccio. Con i primi tepori e il sole che miracolosamente illiminava Milano cacciando l'odiosa coltre bianca che ci ruba le ombre insieme alla gioia di vivere, ho ben pensato di mettermi un paio di pantaloncini, ma ORRORE! avevo dimenticato di depilarmi.

Apro il cassetto del bagno, tiro fuori il mio compagno di sventure dal lontano 1990 o giù di lì - ossia il silk-épil - e attacco il cavo tutto pieno di scotch alla presa. Ma il silk-épil non reagisce, è allo stremo delle forze, anche il nastro isolante della precedente riparazione (datata 1995) è ingiallito e stanco. Il silk-épil è morto. E ora?!!

La divina provvidenza mi è venuta incontro materializzandosi nelle vesti di Umberto e della sua campagna: il nuovo silk-épil Xpressive.
G R A Z I E !

Ho atteso il postino come un giaguaro appostato alla finestra e quando finalmente è arrivato agonizzante dopo i cinque piani che si è sparato a piedi, ho aperto la confezione con tanto di manualetto effetto letto ad acqua, le due testine, le 4 copri-testine, il cavo d'alimentazione, le salviette per diminuire il dolore e ovviamente lui, l'ergonomico strappa-peli che noi tutti amiamo.

Spavalda e come mio solito ho tentato di usarlo subito (sai com'è, le due settimane erano passate e la situazione delle gambe era già abbastanza tragica di per sé) ma per la prima volta nella mia vita sono stata costretta a leggere il manuale d'istruzioni.

Un tempo bastava attaccarlo alla presa, regolare la velocità e sentire il TTRRRRRTRRTRTRRRR per sapere che tutto era pronto per l'epilazione. Ma i tempi sono passati (ben una ventina) e ora il silk-épil ne fa di tutti i colori: depila sotto l'acqua, fuori dall'acqua, illumina le gambe con una luce per arrivare a scovare anche i peli più impercettibili (funzionalità comodissima visto che nel mio bagno non si vede un belin), ha un sacco di aggeggetti per soffrire meno fatti apposta per la zona bikini, le ascelle e anche i baffettetti (grazie a dio questi mi mancano, o almeno mi ostino a pensarla così), e come se non bastasse oltre a depilare può anche radere con diverse lunghezze grazie a una testina speciale, il tutto senza fili!

Lo carichi, lui ti avvisa che è pronto, tu ti umetti le gambe con le salviette anti-dolore, passi 5-10 minuti nella scelta della testina più adatta e poi procedi finalmente all'uccisione dei peli nella vasca da bagno, sotto la doccia, mentre ti godi un film in salotto o (volendo) sul pianerottolo di casa mentre fai chiacchera con la vicina di casa (ecco, la mia ha 70 anni quindi lascio stare).

L'unica cosa che davvero non capisco e che trovo abbastanza scomoda è il fatto che per usarlo lo devi caricare per forza prima e non puoi usarlo anche se attaccato alla presa. Comodissimo il fatto che sia senza fili, ma siccome la carica dura 40 minuti se la volta precedente mi sono dimenticata di attaccarlo e ho un emergenza pelo come faccio?

Beh in ogni caso devo dire che 20 anni si sono fatti sentire, e non solo sulla mia pelle. L'abisso fra il primo modello e questo è decisamente evidente e finalmente posso tirare fuori le mie gambe senza nessuna remora. Ora posso passare al piano B che attende da circa 6 mesi: la dieta!

mercoledì 18 marzo 2009

La senilità è galoppante e io ho voglia di mare




Sto invecchiando. Come già da tempo mi ricordano i capelli bianchi e il fatto che non riesco più ad essere fresca come una rosa il giorno dopo che ho alzato un po' troppo il gomito (o peggio ancora perché ho mangiato pesante) altri segnali me lo stanno facendo capire a chiare lettere.

Quest'anno per la prima volta in vita mia ho voglia di mare. Sento le ossa che mi chiedono di farle asciugare al sole, mi vengono in mente i porticcioli, la sabbia sotto ai piedi e l'aria di mare, i baracchini sulla spiaggia con tante birrette, i pomodori saporiti che a Milano non esistono e l'oliobbuòno. Ho voglia di bruschette, di feta e di tantissimo pesce cucinato in qualsiasi modo.

Aaaaah sì. Un bel bagnetto, e poi la lettura di un libro, un po' di internet all'ombra di un albero vista mare, e via. Eh sì, alla connessione non ci rinuncio, non esageriamo adesso.

In ogni caso la senilità casca a fagiolo. Quest'anno ho guadagnato tantissimo in idee, creatività, nuovi progetti ma molto meno in soldoni (arriveranno anche quelli prima o poi, me lo sento). Quindi le mie care estati a New York è meglio che me le scordo.

Se non mi rompo dopo un quarto d'ora come faccio di solito, la mia vacanza sarà sicuramente al mare. Me ne vado su una barchetta di legno e chi s'è visto s'è visto.

Consigli sulla meta di destinazione? Salento, Grecia, Sardegna, Corsica... Dove? Dove?! Ogni suggerimento è ben accetto purché non si riferisca a un posto eccessivamente brullo o secco. A me la natura piace selvaggia e verde.

lunedì 16 marzo 2009

Ma quando riaprirà la piscina di via Botta?




Aria di primavera a Milano. Oggi il buon signore ci ha graziato con un sole che fa inivia anche a Roma ne sono certa. Niente cielo bianco, niente freddo e neanche afa. Si sta da dio, per l'appunto.
Tutto bene quindi, a parte il fatto che sono faticosamente a dieta (sì ancora, sì ci credo) e che mia sorella ieri sera sia tornata dalla capitale con un tocco di porchetta che nemmeno al baracchino ad Ariccia ho mai visto. Dice che è dietetica... Sarà...

Se solo si decidessero a riaprire la piscina sotto casa potrei dire che per l'estate sono a posto. Le mie finanze non penso che mi porteranno molto oltre i confini di Porta Romana, ma gli amici sono tanti e spero in un atto di generosità individuale o corale in cambio di una compagnia allegra come la mia. (Allegra? Beh sì, ogni tanto capita).