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venerdì 30 gennaio 2009

Quant'è bello il pensionato + Quando sarò dio (Parte II)



Da che sono pensionata per scelta e non sto più in ufficio a impazzire finoa tarda sera su cose che in parte non mi interessano proprio visceralmente, la mia creatività ha ritrovato i suoi spazi.
Oltre a scrivere qui, qui e qui (e forse a breve anche su un altro blog) e a portare avanti Finger Cookbook, mi sto dedicando a diverse attività ricreative che in parte avevo trascurato e in parte non avevo mai approfondito.

In particolare sto riprendendo un po' il disegno, mia grande passione nella quale so perfettamente che dovrei (e vorrei) insistere maggiormente, voglio riniziare a giocare a tennis, e novità delle novità, vorrei finalmente imparare a suonare il piano.

Il mio pensionato ha tanti lati positivi quindi, ma anche qualcuno negativo. Non avendo un reddito elevato non posso pagare costosi corsi (ma neanche quelli economici) quindi la via dell'autodidatta è l'unica che mi resta. Via per altro che ho sempre preferito...
C'è anche da dire che non ricevere a e propria pensione a scadenze regolari mi evita anche quelle fastidiose e lunghe code alla posta che invece toccano ai miei amici ottuogenari, quindi tutto sommato non mi lamento.

Ma torniamo al piano. L'acquisto di un vero pianoforte è ovviamente impossibile anche per una questione di spazio. La tastiera con i tasti bilanciati è troppo costosa, quindi mi resta la Midi da 100 euro che si ordina anche sul sito della Apple, compatibile con il Mac e con la quale posso suonare con Garage Band. Piccola delusione è stato vedere che le lezioni gratis sono solo nove, e non so poi quanto realmente siano efficaci per chi non sa nemmeno mettere le mani sul piano, come me. In ogni caso, vista la mia costanza nelle attività che in genere non supera qualche mese, di certo tentar non nuoce.


Quando sarò dio quindi, ci sono alcune cose che vorrei distribuire gratuitamente. Una di questa è la musica, intesa come dare la possibilità a tutti di imparare N strumenti a loro piacimento. Le scuole di piano, di viola, di contrabasso, di clavicembalo saranno dei veri e propri ginnasi nei quali ognuno sarà libero di entrare e imparare entrando in armonia con una parte importante di sé stessi e di rispetto degli altri.
Diventare musicisti resterà una passione e anche una professione volendo, ma sempre per il concetto di condivisione, chiunque avrà le capacità di suonare bene e di insegnare sarà felice di "contagiare" chi gli sta attorno dispensando consigli o lezioni.
Pagheremo per i concerti perché sarà un piacere ascoltarli ma volendo potremo evolverci in suonatori a nostra volta senza limiti di età e soprattutto di soldi.

venerdì 23 gennaio 2009

Quando diventerò dio - Parte I



Quando riuscirò a far cadere la "o" da Margot "Odio" Mood, diventerò finalmente dio.
Quando ciò avverrà farò grandi cambiamenti nel mondo. Per esempio creerò uomini e donne che non sappiano cosa sia la gelosia e che accettino e siano favorevoli alla poligamia e alla condivisione, sia questa di contenuti, di proprietà e di persone alle quali sono affezionate.

Farò in modo che chi ama qualcuno sia felice di farlo conoscere in tutte le sue forme anche alle altre persone per le quali ha stima.
Il rigido e intuile copyright verrà sostituito da quello creative commons, dove ognuno sarà libero di scegliere ma a tendere i nuovi esseri umani saranno fieri e felici di distribuire il proprio sapere e non verrà più considerato figo colui che ha fatto tanti soldi ma colui che ha provato tante nuove esperienze e che le ha condivise con un vasto numero di suoi simili.


Un mondo comunista? Mah, sì forse si può definire così, ma quello che ho in mente è più un mondo consapevole nel quale ci si aiuta anziché farsi la guerra, farsi lo sgambetto negli uffici, sgomitare in coda dal salumiere per passare avanti anche quando non si ha fretta.

Quando diventerò dio, i rosiconi - ossia coloro che si consumano pensando a come levare "potere" agli altri invece di pensare a sé stessi - verranno riabilitati insieme agli avidi e gli invidiosi. I leccaculo piano piano spariranno perché non ci sarà più bisogno di strisciare per raggiungere una posizione. Tutto sarà a disposizione di chiunque abbia voglia di imparare.

E' ovvio che poi la ricchezza di alcuni sarà maggiore di quella di altri. E' ovvio che si continuerà a pagare per alcune cose. Ad esempio, se faccio un bel libro lo metterò a pagamento per chi avrà piacere di sfogliarlo ma caricherò anche online il contenuto da downloadare, in modo che chi non se lo può permettere possa comunque comparare e creare qualcosa a sua volta che potrebbe piacere a me in prima persona.
Non esistendo più gli avidi non ci sarà bisogno di preoccuparsi di chi copia, fa il furbo, rivende cose altrui passandole per sue e magari lucrandoci anche sopra.

E infine i prezzi delle case torneranno umani. Ora un normale lavoratore - senza figli N.B. - privo di una facoltosa famiglia alle spalle o un eredità che lo attende, non può permettersi una casa nemmeno pagando il mutuo per 30 anni (e quindi avere un posto suo non prima dei 50 anni). Ma è mai possibile?

I mini appartamenti con posizione spettacolare in centro da 2 milioni di euro in vendita per anni e anni senza nessun pazzo che le compri non esisteranno più perché i nuovi uomini e donne riapriranno gli occhi e capiranno che in questo modo non ci guadagna nessuno.

Avidi, sleali, egoisti e arrampicatori preparatevi, presto verrete guariti e inizierete a godervi la vita insieme a molti più amici di prima.

Amen.