sabato 7 giugno 2008

Chissà che fa Valda



Lo scorso week-end sono partita tragicamente per la Bretagna. Tragicamente per due motivi:
1. la missione era portare Valda in vacanza in Bretagna da A e lasciarla lì per correre nei parti, farsi il bagno nel mare, rotolarsi sulla sabbia e soprattutto praticare il suo sport preferito: la ricorsa del coniglio (molto più veloce di lei per altro)
2. grazie a Malpensa, Air France, il fato contrario che non ci voleva separare, il mio volo è stato PUFF cancellato e sono stata dirottata a Parigi con una sosta di 6 ore prima di prendere il secondo volo.

Dopo una lievissima incazzatura che quel santo di MM ha saputo arginare, Valda, MM ed io ci imbarchiamo sul volo. La povera piccola pelosina - santa come e più di sempre - per passare i controlli si è fatta compattare in una borsina minuscola adatta forse a un cucciolo di gatto. Inutile dire che appena mi sono seduta l'ho liberata. E lei, essendo una persona più che un cane, ha capito ed è stata immobile e buonissima per tutto il viaggio senza destare il ben che minimo sospetto.

Arrivati a Parigi alle 15, dopo un tentativo di imbarcarci sul volo per Brest delle 16 fallito miseramente, abbiamo vagato per l'aeroporto in compagnia di una comitiva di scozzesi in kilt e maglia da football che bevevano birra a più non posso, ma con discrezione devo dire.
Il tentativo di comprare profumi costosi - unico articolo in vendita in quella m***a di aeroporto - per darmi fuoco ha attraversato la mia mente più e più volte, ma alla fine ho scelto la vecchia e sicura via dell'alcolismo. MM, Valda ed io ci siamo piazzati nel PUB (non è colpa mia se a Charles De Gaulles non ci sono bistrot ma pub irlandesi) e ci siamo sgargarozzati litri di birra intervellate solo da qualche alzata di gamba di Valda e sigaretta all'aperto fra taxi e macchine sfreccianti.

Finalmente alle 21 ci siamo imbarcati rinscatolando Bubù fino a destinazione dove ci aspettava Auguste in versione sono-rilassato-e-sto-da-dio-lontano-da-lavoro-e-da-stress.

La vacanza è andata molto bene. Granchi, aragoste, crepes e burro ci hanno coccolato fra le dune spettacolari della Bretagna. La casa era tutta a nostra disposizione e MM è anche sopravvissuto alla tisi che lo svegliava a colpi di tosse e grandi sputazzate (per fortuna non controvento) sulle lunghe spiagge e fra i boschi.

Certo, ma ora Valda che starà facendo? Mi manca da morire anche se so che si sta divertendo e filamente è libera di correre quanto vuole e di farsi grandi bagni. Ciò non toglie che la separazione è stata tremenda. Urlavo BUBUUUUUUUU sul porto con lacrimuccia e ancora adesso mi viene lo spleen.

Valda, I love you.

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