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martedì 2 novembre 2010

La pioggia sprigiona nuova idee. Stare a casa è bello.




Ho messo il blog nella candeggina e allora mi sento in dovere di fare un post, ma la verità è che non ho nulla da dire, almeno non qui. Divagherò senza meta quindi fra le parole inutili e che non interessano a nessuno. Comincio.

Vorrei passare da blogger a wordpress, lo dico da anni, ci penso da mesi ma alla fine questo blog lo sto aggiornando ben poco e allora gli lascio un'ultima chance per invogliarmi di nuovo con il suo nuovo template tutto bianco e i caratteri grandi e la pagina spaziosa. Sai mai.

Piove da 3 giorni e la cosa mi rende piena di gioia. Il Natale quest'anno mi prende bene e con un anticipo esagerato ho già comprato i regali a tutte le persone alle quali li farò (4). Mi manca solo il regalo più importante, quello per Valda e Amichetto (entrambi cànidi) lassù in Bretagna, ma cazzo all'IKEA non fanno più lo stivale di stoffa (detto "tacco" da noi) che a loro fa impazzire e allora mi toccherà inventarmi qualcos'altro.

Aspetto la neve e nel frattempo ho pensato al prossimo viaggio che voglio fare: andarmene a zonzo in macchina su e giù per la Gran Bretagna, dal Devon alle altre splendide regioni come la Cornovaglia arrivando magari fino in Scozia (si lo so, è lontano), dormendo nei cottage e nei B&B con gli scones (che non mi piacciono ma mi sforzerò) cucinati dalle padrone di casa, con le partite a golf che goffamente faremo cercando di migliorare il nostro swing e sarebbe bellissimo riuscire anche a fare un bel giretto a cavallo.


NB, tutte queste cose non le faccio da quando avevo 12 anni quindi sarà sicuramente simpatico. In fondo se sono sopravvissuta al kayak e ai boschi canadesi che vuoi che sia?

Quando lo voglio fare? Al più presto e sì, con il freddo e anche la pioggia. Se avessi voluto il sole sarei andata alle Mauritius.

Con quali soldi? Eh vabbè, quelli si trovano in un modo o nell'altro.

Per quanto tempo? Tutto quello che mi viene concesso da compagni di viaggio e cazzi vari. Sì lo so, avrei potuto usare un termine più elegante, ma in fondo perché?

venerdì 8 ottobre 2010

Se hai bisogno di una mano non chiederla agli amici, è più facile che arrivi da un canguro




Negli ultimi anni ho capito questa grande verità: gli amici servono per lo più a fare colore, per bersi un drink insieme, per passare un sabato al cazzeggio, per liberarci la testa. Gli amici sono davvero preziosi nel quotidiano ma se hai davvero bisogno di una mano concreta è bene sapere che potrai contare al massimo su tre o quattro di tutti quei numerosi amici che in un modo o nell'altro senti spesso.

Non sto parlando di casi di malattia o situazioni gravi (nelle quali mi sono trovata *da sola*) perché posso capire che sia faticoso preoccuparsi per un'altra persona che non sia tua moglie, tuo figlio o tuo fratello ma mi riferisco a quei piccoli gesti che ritengo normali ma che evidentemente in questo mondo (Italia?) non lo sono per tutti. Ecco un esempio: Tipsandtrip.com.

Quando lo stavo mettendo su ho chiesto a tutti i miei amici che nella Rete ci sguazzano, che nel cazzeggio ci vivono e in giro per il mondo ci vanno spesso, di aiutarmi a caricare qualche loro tip per iniziare a fare massa, quindi qualche loro piccolo consiglio di viaggio. E' difficile? Mi sembra di no. Ci vuole tanto tempo? Direi decisamente di no, 2 minuti al massimo.

Ora, visto che questo progetto l'abbiamo portato avanti da soli Magno ed io e siccome i soldi che avevo a disposizione erano contati, gli sviluppatori in India e sia io che Magno avevamo altri 3 lavori "veri" a testa da seguire, sono certa che non sia (ancora) come lo avevo in mente, ma cazzo, se sei un amico, proverai a fare una tip (*UNA*) oppure no? Anche solo per dirmi fa schifo, cambierei questo, questo e questo.

E invece no. Ovviamente non mi riferisco a tutti; c'è qualche amico che l'ha provato e qualcun altro che si è appassionato e lo usa da iPhone o da web, ma per la stragrande maggioranza posso dire che come amici sono proprio scarsi.

Premesso che Tips non è finito e che quando avrò più tempo e soldi continuerò a migliorarlo, quello che però ho capito da questa esperienza è che in realtà quando fai qualcosa in cui credi gli amici non ti servono e le gratificazioni le trovi altrove.

Tips è stato notato da Apple (!)
che ci ha mandato una bella mail da Cupertino nella quale ha detto a Magno, intestatario dell'account developer, che avevano visto l'applicazione e che la volevano promuovere nell'iTunes Store. Ecco qui sotto la mail originale.


Quando l'abbiamo letta non ci potevamo credere ma tant'è che qualche giorno dopo Tipsandtrip è comparso fra i banner dello store Apple australiano e da lì in poi abbiamo continuato ad avere tip di simpatici Aussie che a migliaia di chilometri di distanza, senza conoscerci, hanno iniziato ad utilizzare Tipsandtrip e ad appassionarsi.

La morale qual è? Chi fa da sé fa per tre. Ma il dubbio che resta è: perché noi italiani che bazzichiamo la Rete più che il salotto di casa nostra siamo sempre attizzati all'idea di essere i primi a provare un *qualsiasi* servizio web 2.0 americano/straniero per poterci vantare di essere i primi blablabla e poi quando un *amico* prova a fare qualcosa di concreto siamo riluttanti a dargli un'occhiata un po' più approfondita o a fare un retweet?

Io una teoria ce l'ho e vale per tutti gli italiani in generale che parlano parlano ma a stringere non fanno una mazza: siamo un Paese di rosiconi che oltre a tante belle parole e idee incompiute non sappiamo fare molto quindi guardiamo con la bava alla bocca modelli lontani per poterci vantare di qualcosa che di fatto non ci appartiene affatto.

Quindi alla faccia di tutti i quaquaraquà ringrazio invece gli australiani che non sanno nemmeno che io esisto ma che invece Tipsandtrip continuano ad usarlo quotidianamente e insieme a loro gli inglesi, americani, giapponesi, cinesi, spagnoli, greci, francesi, italiani ecc ecc che di tanto in tanto ci scrivono per farci i complimenti, ci chiedono nuove implementazioni e continuano a salvare le loro tip in giro per il mondo.

Grazie a loro e a quegli amici che anziché stare seduti sulle proprie rosicate ci hanno dato una mano a migliorare Tips e a farlo conoscere un po' di più. A tutti gli altri dico solo "tié!" ;)

venerdì 25 giugno 2010

Tips and Trip ora anche su iPhone




Posto con un ritardo imperdonabile la notizia per me decisamente epocale che Tips and Trip è ora disponibile anche su AppStore per iPhone e iPod Touch.

A dirla tutta lo abbiamo lanciato qualche settimana fa ma presa da mille cose non sono riuscita a trovare il tempo di scrivere due righe anche qui. Beh, insomma, c'è e se volete scaricarlo non dimenticatevi di dargli un rating (spero 5 stelle) e magari aggiungere un bel commento. Il link per il download eccolo qui.

Senza gongolare troppo mi sembra che sia venuta fuori una bella applicazione. C'è voluto un po' di tempo visto che il nostro budget era limitato, ma alla fine Magno ed io siamo soddisfatti del lavoro e del successo che sta avendo.

Ho notato che da che abbiamo messo su il sito ho scritto 281 tip. Un'esagerazione? In realtà no e lì ci sono davvero tutti i posti che ho amato di più e che in generale voglio ricordare in giro per quella porzione di mondo che ho visitato ma anche per Milano dove vivo. Tips and Trip non a caso è nato da un'esigenza personale e ora finalmente posso svuotare la mia memoria senza dover impilare traballanti colonne di bigliettini da visita.

Che dire d'altro. Spero di aver fatto qualcosa che possa essere utile anche a voi. Se avete un iPhone e volete provare a scaricarla l'applicazione è gratuita. Se invece resistete ancora al fascino Apple ma di viaggi ne avete fatti tanti potete raccogliere le vostre tip anche sul sito.

Queste sono le mie ma spero di trovare presto qualche nuovo suggerimento da voi così come da tutti coloro che hanno già iniziato ad utilizzarlo. Per me è una grande emozione pensare che qualcosa che ho fatto io venga innanzitutto apprezzato ma soprattutto usato quotidianamente da persone che non conosco magari in Australia, Giappone o Stati Uniti. A chi è più famoso di me sembrerà banale ma poiché dentro mi sento ancora una teenager che ha bigiato a scuola a me sembra una cosa eccezionale. Se però non vi convince per qualche motivo ditemelo, ogni suggerimento positivo o negativo è d'aiuto.

Alle vacanze manca ormai poco. Buona partenza a tutti spero con Tips and Trip in tasca come taccuino di viaggio! (Per la serie: evviva l'autopromo e il fancazzismo in ferie!)

mercoledì 8 luglio 2009

Tips&Trip, la mia Moleskine online di viaggi e memorie che non voglio cancellare




Oh che bello, il progettino al quale penso da mesi e mesi si è concretizzato e ha visto la luce ieri sera. Si chiama Tips&Trip ed è un sito per permettere a tutti coloro che come me amano viaggiare ma dopo solo due giorni dal rientro non si ricordano più il nome di un solo posto dove sono stati, di fissare nella propria memoria i posti più belli che hanno visto e nei quali prima o poi vorrebbero tornare.

Personalmente questo piccolo problema mnemonico ce l'ho anche con i locali, ristoranti e posticini nella città dove vivo, quindi "tippo" tutto quello che mi piace e via.

Prima ancora di diffonderlo fra amici e parenti - tolti quelli che vedo davvero ogni giorno con i quali sarebbe stato impossibile nascondere la mia incontenibile gioia - gli dedico un post.
Ci sono ancora un po' di cosette da mettere a posto e altre da implementare. Qualche problemino di compatibilità con alcune release di browser, qualche classe da aggiustare, ma insomma, è un bel sitarello e sono felice.

Con la preziosa collaborazione di Magno che ha trovato qualche ritaglio di tempo nei suoi innumerevoli impegni e viaggi a destra e manca, e di Martin dalla lontana Argentina, Tips&Trip è online.


A questo punto, oltre a svuotare la mia Moleskine ormai stanca e riversarla nel sito, lo girerò a tutti quei simpatici zuzzurelloni dei miei amici blogger e non solo che fra web e viaggi sanno come spassarsela.

Commenti positivi e negativi, suggerimenti e soprattutto "tip" di viaggio sono sempre ben accetti. Spero che vi piaccia e che vi sia utile come lo è per me. In fondo cosa c'è di meglio che fare un sito per noi stessi? ;-)

giovedì 22 gennaio 2009

Viva la Spagna!




Sono appena tornata dopo aver passato due giorni a Madrid per la seconda volta in un anno.
Pur amando Barcellona, e in un certo senso preferendola alla capitala già per il solo fatto che ha il mare e le spiagge dove svaccarsi con cerveza in mano, Madrid resta una bellissima città piena di belle case, monumenti spettacolari, piazze spaziose, viali incradibili, parchi curati e gente simpatica. Penso che mi piacerebbe davvero passare un mesetto laggiù e vedere che succede. Vorrei proprio trovare un modo per affittare la mia stanza a Milano e andarmene a zonzo in giro per il mondo dove continuare a seguire le mie attività web/iphonistiche insieme a qualcun'altra più sociale, per conoscere gente (tipo la sguattera in un incasinato bar potrebbe essere un'idea).


Insomma, torniamo sempre lì. Fanculo l'arrampicata in azienda, fanculo il neon dell'ufficio, fanculo anche i soldi (questa aimé è una conseguenza che devo pur accettare). Vorrei un/a socio/a che venisse con me, per farci compagnia, per raccontarcela, per farmi comunque sentire meno sola quando la sera faccio il riassunto della giornata e cerco di ricordare le parole imparate nella nuova lingua.


Se non avessi un affitto da pagare e fossi un po' più cazzuta credo che sarei pronta a partire, iniziando proprio dalla Spagna. Poi dopo un mesetto o due, tornerei indietro e poi di nuovo via e ancora indietro fino a quando la stanchezza o la felicità di trovare il posto che più ti fa sentire a casa non sopraggiunge. Sarebbe davvero fighissimo.


Tornando a Madrid, oltre alla gustosissima e pesantissima cucina (primi fra tutti los huevos estrellados con patatas y jamon >>> BUONISSIMI!) abbiamo camminato come pazzi, su e giù, senza cartine, senza una vera meta, senza l'ansia di fare che in genere si impossessa di me quando visito una città per la prima volta. La città era invaca da las vacas della cow parade e non c'è stata una strada, un vicolo o un portone che non abbia trovato affascinante e pieno di storie da raccontare. Sono stata benissimo.


La pioggia del primo giorno e la neve che era prevista hanno lasciato il posto al sole, il cielo blu e ogni tanto qualche raffica di vento gelata, ma niente di esagerato. Tre mesi di inferno e tre mesi d'inverno dice il proverbio. Non so, a me è sembrato più un piccolo paradiso, sia ad aprile che a gennaio.