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martedì 2 dicembre 2008

O siete tutti eroi, o siete tutti eroinomani



L'altro giorno mi sono ritrovato a un colloquio quasi per caso e il mio interlocutore mi ha chiesto "scusa ma tu con cosa campi ora?" - domanda volendo anche lecita - e io volevo rispondere "di ossigeno e belle idee che prima non potevo respirare perché troppo stretta e concentrata a non farmi schiacciare dalle pareti della scatola dove mi trovavo".

Quando sono poi tornata a casa la serata aveva preso una strana piega, fra principio di influenza e pastina al brodo, e allora mi sono messa a ragionare ad alta voce sul mio futuro, le mie aspettative, chi vorrei incontrare lavorativamente parlando, e tutto ciò che usciva dalla mia bocca mi sono accorta che non era un granché bello. Mi è stato detto che sono seduta in finestra a guardare cosa succede. Peccato che qui non succeda proprio nulla, quindi cosa guardo? D'altro canto difficile anche buttarsi in qualcosa, e soprattutto seguire qualcuno, nel quale non si crede.

Beh insomma, io continuo a chiedermi ogni volta che mi fermo ad osservare da quella finestra che ad alcuni sembra tanto sbagliata e che vorrebbero fosse sempre chiusa, mi chiedo - dicevo - come cazzo facciano gli altri a fare ciò che fanno senza andare fuori di testa.
Forse io ci sono già andata - fuori di testa - ed è per questo che sono qui a scrivere un post nella mia camera invece di essere in pausa caffè con i colleghi prima della riunione e dopo la conference call.

mercoledì 10 settembre 2008

I'm back!




Approfitto dell'aria frizzantina di stamattina x tornare alla vita.

In questi giorni sono stata nella meravigliosa NYC (18-25 ago (credo)), ho festeggiato il compleanno di Mammuth (7 sett) con mia sorella, ho pianto per due giorni davanti a ogni singola puntata della quarta serie di Grey's Anatomy che nemmeno mi piace, ho pensato di andare a vivere in Alaska come il protagonista di Into The Wild, ho parlato con mia sorella della possibilità di diventare mamme (dello stesso figlio, il suo, che NO non esiste nemmeno, era solo un'ipotesi) e di come Valda sarebbe sempre stata nettamente superiore a qualsiasi pargolo messo al mondo da chiunque, ho giocato con Maxi e carezzato Mini, ho litigato, ho fatto pace, ho lavorato ai miei nuovi progettini e finalmente tutto sembra prendere un proprio corso.

Tutto in salita o una passeggiata di salute non importa. Ora so cosa devo fare, nel privato, nel pubblico, nel lavoro, nello svago. Speriamo solo che duri.

E dopo essermi tolta questo dente, ora vado a farmene togliere un altro (sinceramente spero solo una piccola trapanata) dal dottor Caivano - detto Caimano - dentista eclettico che solitamente pretende di essere aggiornato sulla mia vita nel dettaglio mentre ho un aspiratore in gola e un trapano sul nervo.

Se non torno con una guancia tipo palla da baseball, oggi potrebbe essere una bella giornata. :-)

mercoledì 25 giugno 2008

I choose life



Ossssissssiissssiiisssiiiisssiiissssssì!

No, non sono all'apice di un rapporto sessuale e non sto nemmeno alludendo all'indescrivibile sensazione di affondare i denti nel soffice-giga-nuovo-6pack di Burger King... ma molto meglio.
Dopo anni e anni di timbrate del cartellino, ingresso alle 9 uscita chissà, di traversate in motorino quando va bene e in metropolitana, bus, tram e piedi quando va malissimo, di hangover passati in ufficio, di occhi iniettati di sangue davanti al pc (nemmeno un mac, tz!) causa mie solite insonnie notturne, di milioni di risposte tutte uguali a "ci beviamo un caffè?" e io "no, grazie, a me il caffè non piace", finalmente vedo la luce alla fine del tunnel.

Dò un calcio al lavoro sicuro, quello che "poi vedrai che quando non ce l'avrai più te ne pentirai", alle ferie pagate, alle malattie pagate, ai permessi richiesti almeno con una settimana in anticipo, al team building, alle riunioni, ai pranzi ai soliti baretti con i colleghi, ai resti dei ticket restaurants scritti a penna sugli scontrini.

Parafrasando Mark Renton I choose life. :-D


Mi sento bene, sono serena, mi sembrano tutti più simpatici e ho voglia di fare 10.000 cose tutte insieme. Sono in frenzy, non vedo l'ora, conto i minuti per poter iniziare a mettere i mattoncini lego dei miei progettini uno sopra l'altro.

Sarà un successo? Sarà un bagno di sangue? Non ne ho idea. So solo che ho 31 anni e se non ci provo adesso resterò per sempre con il rimpianto.

Bidonville, aspettami !!! (toooh!) ;-)