giovedì 22 gennaio 2009

Viva la Spagna!




Sono appena tornata dopo aver passato due giorni a Madrid per la seconda volta in un anno.
Pur amando Barcellona, e in un certo senso preferendola alla capitala già per il solo fatto che ha il mare e le spiagge dove svaccarsi con cerveza in mano, Madrid resta una bellissima città piena di belle case, monumenti spettacolari, piazze spaziose, viali incradibili, parchi curati e gente simpatica. Penso che mi piacerebbe davvero passare un mesetto laggiù e vedere che succede. Vorrei proprio trovare un modo per affittare la mia stanza a Milano e andarmene a zonzo in giro per il mondo dove continuare a seguire le mie attività web/iphonistiche insieme a qualcun'altra più sociale, per conoscere gente (tipo la sguattera in un incasinato bar potrebbe essere un'idea).


Insomma, torniamo sempre lì. Fanculo l'arrampicata in azienda, fanculo il neon dell'ufficio, fanculo anche i soldi (questa aimé è una conseguenza che devo pur accettare). Vorrei un/a socio/a che venisse con me, per farci compagnia, per raccontarcela, per farmi comunque sentire meno sola quando la sera faccio il riassunto della giornata e cerco di ricordare le parole imparate nella nuova lingua.


Se non avessi un affitto da pagare e fossi un po' più cazzuta credo che sarei pronta a partire, iniziando proprio dalla Spagna. Poi dopo un mesetto o due, tornerei indietro e poi di nuovo via e ancora indietro fino a quando la stanchezza o la felicità di trovare il posto che più ti fa sentire a casa non sopraggiunge. Sarebbe davvero fighissimo.


Tornando a Madrid, oltre alla gustosissima e pesantissima cucina (primi fra tutti los huevos estrellados con patatas y jamon >>> BUONISSIMI!) abbiamo camminato come pazzi, su e giù, senza cartine, senza una vera meta, senza l'ansia di fare che in genere si impossessa di me quando visito una città per la prima volta. La città era invaca da las vacas della cow parade e non c'è stata una strada, un vicolo o un portone che non abbia trovato affascinante e pieno di storie da raccontare. Sono stata benissimo.


La pioggia del primo giorno e la neve che era prevista hanno lasciato il posto al sole, il cielo blu e ogni tanto qualche raffica di vento gelata, ma niente di esagerato. Tre mesi di inferno e tre mesi d'inverno dice il proverbio. Non so, a me è sembrato più un piccolo paradiso, sia ad aprile che a gennaio.





1 commento:

i roberti ha detto...

..io tornerei a ivere a Barcellona anche donmani! ho studiato all'università di architettura e vissuto l'anno universitario e lavorativo prima delle olimpiadi iù bello della mia vita...ci ritornerei anche domani...se mollo figlia, compagno, scarpine e t decidi di andarci chiamami...ci ritornerei (in sogno) anche domani!!
roberta