domenica 29 aprile 2007

Lago di Garda, che angoscia!



Il 25 Aprile, di ritorno da Firenze, non so se per lo shock di essermi divertita ;-) o se per aver realizzato che a 30 anni non posso permettermi nemmeno di vivere da sola in una casa che non sia di 28 mq e quindi costretta a cercare un secondo lavoro serale (no... non intendo la prostituta), mi sono svegliata alquanto depressa. Di certo ad alimentare questo sentimento deve essere stata anche la chiusura di tutti i negozi... cosa c'è di meglio per tirarsi su il morale di un pò di strisciate di carta di credito (da H&M, altro non posso permettermi)? NULLA per quanto mi riguarda, nemmeno una mangiata come si deve, perché lì x lì è una goduria, ma poi quando ti guardi allo specchio con una panza a tamburo, ti passa tutta la poesia.
Cmq... mi sveglio depressa, apatica e senza alcun brio. Non ho nemmeno la forza di portare Valda fuori. Mi rigiro nel letto valutando tutte le ipotesi per il futuro che avevo lasciato a metà la notte prima, verso le 4 quando devo essere riuscita ad addormentarmi definitivamente.

Penso, rimugino, mi trascino per casa. Incontro mia sorella più volte, ma evito lo sguardo, non ho voglia di parlare, di spiegare, di sorridere e nemmeno di fare finta. Non voglio mangiare, sono in botta. Non mi va nemmeno di chiamare degli amici. Sono da buttare e solo una birra potrebbe sollevarmi il morale, ma è troppo presto. Se fossi sicura di non incontrare nessuno me ne fregherei, ma non voglio che mia sorella si faccia strane idee, e allora sono lì, con lo sguardo di pietra che attraversa i muri e si immagina in altre location. Barcellona, Roma, Firenze, Londra, Parigi. Le penso tutte, ma c'è sempre un intoppo. Valda per esempio. Se cambio città dove la metto? E se solo cambio casa restando nella stessa città, per una più piccola, come fa a non impazzire tutto il giorno da sola? Già me la vedo che scrive IL MATTINO HA L'OSSO IN BOCCA 100 volte e che mi aspetta con l'ascia in mano quando torno dal lavoro...

Per sollevare il mio umore decido di andare a pranzo da Filippo, e suicidarmi con 120 Big Mac. La terapia più o meno funziona, ma credo che sia più l'essere uscita di casa ed essermi distratta che il cibo in sé, perché non riesco a mangiare nemmeno tutto il mio panino. Guardiamo Arancia Meccanica per la 50esima volta e mi immedesimo in Alex mentre ha pensieri di morte e sangue con Ludovico Van che gli entra nelle orecchie. Il film mi rilassa e mi fa sentire bene, tanto che mi addormento per pochi minuti, finalmente a mio agio mentre immagino di bere un latte più. Quando poco dopo riapro gli occhi, faccio altre 4 chiacchere con Filippo e torno verso casa, dove mi aspetta Stefano, per fare un giretto insieme.

Arrivo sotto casa ed è lì, appena arrivato anche lui. Non salgo nemmeno a lasciare il casco, e alle 16 mi propone le seguenti ipotesi:
A) andiamo al lago di Garda a fare una passeggiata
B) andiamo a Gardaland

A dirla tutta mi sembrano due ipotesi allucinanti nello stesso modo, ma non essendo in grado di proporre nient'altro, apprezzo l'entusiasmo ma opto per il lago senza Drago Prezzemolo, vista l'ora.

Ecco quello che è successo da quel momento in poi
, degna conclusione di una giornata iniziata con Loredana che mi canta dammi una lametta che mi taglio le vene. ;-) Angoscia a parte (molta angoscia!) incredibilmente è anche stato un pomeriggio assurdo, ma divertente.

Il perché (Garda e non Como per esempio, molto + vicino!), il dove, il come, è tutto spiegato nel report illustrato. AIUTHATEM'!

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