Mmmmmmh, mi sta venendo il nervoso. Attendo, penso, immagino, ricomincio, mi entusiasmo, mi spavento, mi stanco, dormo, sogno, mi sveglio, leggo, mi immedesimo. Ecco quello che ho fatto ieri/oggi. Penso a Ian Curtis e mi immedesimo. Ci sono delle similitudini, è innegabile, e allora vado in ansia. Mi ricordo un periodo della mia vita, tempo che possa tornare, vado in ansia in ansia in ansia.
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Il nostro localetto, con i tavoli fuori, era l'ultimo di una colonna, con le sedie che si confondevano con quelle dei posti vicini. Ad un certo punto, tutte le persone fuori, compresi noi ovviamente, hanno iniziato a tossire. Coff! Coff! Coff! Coff! Un bruciore alla gola pazzesco. Istantaneamente tutti si sono alzati, chi per allontanarsi, chi per entrare dentro. Io sono corsa al bagno a bere visto che mi ero già bella che sparata il mio bicchiere. Quando sono uscita mi aspettavo di vedere tutti morti a terra, e invece la nube tossica era saprita e ognuno commentava incredulo l'accaduto asciugandosi i lacrimoni o soffiandosi il naso..
Ne abbiamo approfittato per andare via e fare un'ultima cena al giapponese lì vicino, non troppo certi che avremmo superato la notte.
Ma eccoci qui, con gli occhi aperti, dopo una notte di incubi, e quindi nella più completa normalità. Mi chiedo ancora che cosa fosse quel gas e da dove sia arrivato. Mi chiedo se ne porteremo le conseguenze, ma per ora mi accontento di essere qui per raccontarlo.
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