Poiché ero conscia del fatto che avrei mangiato fondue e raclette come una zozza, ho deciso di togliere dallo snowboard i 3 cm di polvere che lo avviluppavano da 4 anni e proporre a MM di lanciarsi in questo nuovo sport. Ed è così che dopo un viaggio fatto senza catene siamo arrivati in Svizzera e dopo una bella magnatona di pretzel, pani speciali, formaggi (tanto per non sbagliare) ma soprattutto un buon vino ci siamo tuffati nella tormenta con io che insegnavo a MM come fare snowboard, con i miei ricordi annebbiati dentro e fuori.
Il giorno dopo ci svegliamo e gli dei dell'Olimpo decidono di premiare i nostri sforzi con una super giornata di sole. Ci vestiamo, prendiamo tavole, scarponi, guanti e cappellini e ce andiamo susù in cima alla montagna dove ci sono alcune piste aperte. Peccato che fossero tutte ROSSE.
Quel folle invasato di MM decide di farne che "è facilissima, con gli sci si fa anche a occhi chiusi". Peccato che lui sia praticamente un maestro e che il suo livello di difficoltà non corrisponda a quello di noi povere persone nate al mare che la neve l'hanno vista solo nelle cartoline trash dove è fatta con lo spray.
Mah, tant'è che la snowboarder sfìsera che è in ovovia con noi se la ride appena sa che è la sua prima volta e praticamente anche la mia visto quanto tempo è passato.
Dopo 10 minuti buoni di risalita sugli impianti mettiamo piede sulla pista e davanti a noi si aprono una serie di muri inquietanti. MM strabuzza un pò gli occhi ma poi impavido non si fa intimidire e si lancia un pò rotolonado un pò traballando. Io seguo con qualche curva goffa e le gambe tremolanti e fuori forma.
Dopo qualche capriola nella neve MM inizia a fare i suoi primi tentativi con io che gli urlo "apri bene le braccia!"... e in meno di 10 minuti ha imparato a curvare!!!